La Repubblica degli Escartons: indipendenza fiscale e cultura alpina

briancon

OULX – La Repubblica degli Escartons: indipendenza fiscale e cultura alpina.

LA REPUBBLICA DEGLI ESCARTONS

La Repubblica degli Escartons nacque ufficialmente nel 1343 con il nome di Grande Charte. La capitale era BrianƧon ed aveva un’area attorno al Monviso, in un territorio compreso fra Marsiglia e Torino. Era un insieme di territori montani del dipartimento francese delle Alte Alpi, della provincia di Torino e della provincia di Cuneo, i quali hanno goduto d’uno statuto fiscale e politico privilegiato dal 1343 al 1789. In francese Ć©carter significa “dividere”, qui usato nel senso di “ripartire in quarti le imposte”. L’appellativo di “repubblica” non ĆØ del tutto veritiero perchĆ© si trattava di fatto di Principato, quello del Brianzonese. La Repubblica degli Escartons fu cancellata nei primi del Settecento col trattato di Utrecht, dopo quattro secoli di vita fiorente.

CINQUE TERRITORI

La Repubblica era originariamente formata da cinque Escartons o cantoni. Dal lato francese c’erano il cantone di BrianƧon, d’ArgentiĆØre a Saint Gervais les Bains, poi il cantone di ChĆ¢teau Queyras, da Guillestre al Colle delle Traversette. Dal versante italiano c’era il cantone di Oulx, da Cesana al torrente Gelassa, compresa Bardonecchia, poi il cantone di Pragelato, da Sestriere ai bordi di Perosa Argentina. Infine il cantone di Casteldelfino fino a Sampeyre. In quattro secoli i valligiani francesi e italiani affinarono i propri usi e costumi, tant’ĆØ che al gusto dell’impresa e dell’avventura unirono anche il desiderio del sapere. L’istruzione, divenuta un obbligo, fu gestita interamente all’interno degli Escarton dagli stessi consoli. E ancora oggi, nell’area di appartenenza alla congregazione, si parla il provenzale.

COME NACQUE?

Nel 1244 il conte di Albon Ghigo VII concesse agli abitanti del brianzonese la Carta delle LibertĆ . Questa ebbe la sua conferma solo nel 1343. Fu il Delfino Umberto II il Vecchio, insieme a 18 rappresentanti delle valli alpine, a firmarne l’atto costitutivo. Si trattava di un certo numero di libertĆ  fiscali economiche e politiche, in cambio di 12 mila fiorini d’oro e una rendita annuale di 4 mila ducati. I territori pagavano la loro libertĆ  fiscale e in parte politica. Nacque cosƬ la Repubblica degli Escartons, che comprendeva cinque valli diverse: BrianƧonnais, Oulx, Casteldelfino, Val Chisone e Queyras. La carta e i suoi diritti venne successivamente confermata da tutti i re di Francia, a partire da Carlo V fino a Luigi XVI. Le condizioni economiche rimasero dopo il trattato di Utrecht, solo per la parte di territorio rimasto sotto la Francia. Il territorio, pur non essendo molto vasto, contava piĆ¹ di quarantamila abitanti. Ogni anno i capi dei vari paesi che comprendevano la repubblica si riunivano in consiglio per eleggere un console che guidasse la comunitĆ .

CHI ERA IL DELFINO DI FRANCIA?

Conosciamo il Delfino di Francia Umberto II Le Vieux de la Tour du Pin, colui che confermĆ² la Carta delle LibertĆ , documento con cui riconosceva alle citate comunitĆ  montane il diritto di auto-governarsi e privilegi a livello fiscale. Chi era il Delfino? Delfino era lā€™appellativo che spettava a chi governava lā€™area del Delfinato del Viennois, regione alpina indipendente dal regno di Francia. Lā€™ultimo Delfino fu proprio Umberto II che, per far fronte agli ingenti debiti contratti, vendette nel 1349 al re di Francia terreni e titolo con lā€™obbligo di riconoscere privilegi e libertĆ  alle comunitĆ , come previsto dalla Carta del 1343. Tra debiti e crociate. Nel 1345 s’imbarcĆ² da Marsiglia per guidare la nuova spedizione delle Crociate volute da papa Clemente VI. Sconfisse i turchi che assediavano Smirne e con spese enormi, che vuotarono le sue casse. LasciĆ² le terre al Re di Francia ed entrĆ² nell’ordine domenicano dove prese i voti.

UN’ASSOCIAZIONE

L’Associazione Culturale Escarton ha al suo attivo il coordinamento di rassegne concertistiche di musica tradizionale, oltre ad altre iniziative di divulgazione della cultura occitana al di fuori del suo territorio. Gli obiettivi primari dell’Associazione sono la valorizzazione, la promozione, il recupero e lo sviluppo della cultura locale nelle vallate occitane, nelle sue diverse forme espressive. Il fine ĆØ far conoscere tali peculiaritĆ  al di fuori delle Valli favorendo occasioni d’incontro ed eventi che coinvolgano gli appassionati della musica e delle tradizioni alpine. In quest’ottica, si inserisce un’attenta e costante opera di salvaguardia della memoria del territorio e delle sue peculiaritĆ , finalizzata ad unire la sapienza e la saggezza dei piĆ¹ anziani con l’entusiasmo e le conoscenze scientifiche dei piĆ¹ giovani, a mantenere il filo della cultura popolare e delle sue tradizioni secolari. Nell’ultimo decennio, l’Associazione ha maturato una crescente sensibilitĆ  per la tutela del patrimonio storico-artistico. Ha promosso interventi di conservazione di opere lignee, affreschi, dipinti su tela e meridiane.

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