La Delegazione FAI Valle di Susa presenta i siti candidati al progetto “I Luoghi del Cuore 2022”

chianocco

SUSA – Presentati dal FAI Valsusa nel corso della conferenza stampa i tre siti della Valle di Susa candidati all’edizione 2022 del progetto “I Luoghi del Cuore”. “I Luoghi del Cuore” è una campagna nazionale promossa dal FAI in collaborazione con Intesa Sanpaolo. È il più importante progetto italiano di sensibilizzazione sul valore del nostro patrimonio che permette ai cittadini di segnalare attraverso un censimento biennale i luoghi da non dimenticare. Dopo il censimento il FAI sostiene una selezione di progetti a favore dei siti che hanno raggiunto una soglia minima di voti.

CASTELLO DI CHIANOCCO

A metà strada tra Torino e la Francia, nel cuore della valle di Susa, considerato dal folklore popolare il “paese delle streghe” per eccellenza, Chianocco vanta un passato medievale di tutto rispetto. Infeudato alla famiglia dei Bertrandi nel XIII secolo, vanta due Caseforti, di cui quella superiore, il Castello, ospita oggi la mostra permanente degli Antichi Mestieri, uno spaccato in miniatura di vita contadina di primo Novecento. La sala baronale che si affaccia sulla valle, dominata da un camino monumentale, presenta pareti affrescate ancora da recuperare. Uno degli obiettivi dell’associazione “Amici dei Vecchi Mestieri”, che gestisce le sale occasionalmente aperte al pubblico, è proprio quello di restaurare gli affreschi e recuperare alcuni spazi per la realizzazione di un piccolo museo etnografico.

san giusto

CRIPTA DELLA CATTEDRALE DI SUSA

Risale probabilmente al 1321 l’originaria cripta romanica della cattedrale di San Giusto riemersa grazie a una campagna di scavo avviata nel 2021, che ha consentito di individuare al di sotto di un primo piano pavimentale, verosimilmente risalente alla fase sei/settecentesca dell’edificio, uno strato di macerie riconducibile all’abbattimento delle strutture della basilica romanica, come dimostrerebbe la presenza di numerosi frammenti di intonaco e di stucco. La scoperta più inaspettata è data dalla presenza di una cripta, a ferro di cavallo. Al momento non è ancora stato possibile individuare il sistema di accesso all’ambiente sotterraneo, forse costituito da una duplice scalinata verosimilmente ai due lati dell’abside, in corrispondenza delle navate minori. Il muro perimetrale della cripta risulta scandito da almeno sei colonne in pietra. L’ambiente ipogeo, forse un martyrion destinato a conservare le reliquie del Santo, non sembra trovare al momento confronti diretti in altri edificio religiosi piemontesi.

ROCCIAMELONE

La vetta del Monte Rocciamelone, situata sul territorio di Mompantero, domina il paesaggio con i suoi 3.538 metri di altitudine, racchiudendo lungo le pendici bellezze culturali e naturalistiche, sopravvissute almeno in parte al devastante incendio che nell’autunno del 2017 ha distrutto vasta parte del territorio. Tra le borgate sulle pendici del monte è rinvenibile un ricco patrimonio artistico-religioso costituito da piloni, affreschi e cappelle votive. A testimonianza della storia millenaria scritta sul monte, vi sono incisioni e iscrizioni risalenti tra l’età del Bronzo e il II sec. d.C.. Si evidenzia anche lo sviluppo di flora e fauna peculiari, patrimonio naturalistico protetto dalla
presenza di due Siti di Interesse Comunitario. Il Rocciamelone è inoltre culla di tradizioni popolari che si tramandano da tempo immemore, come la festa conosciuta come “Fora l’Ours”.

RESTA AGGIORNATO SU TUTTE LE NOSTRE NOTIZIE! COME?

Iscriviti alla nostra pagina Facebook L’Agenda News: clicca “Mi Piace” e gestisci impostazioni e notifiche in modo da non perderti più nemmeno una notizia! Segui e metti mi piace al canale YouTube L’Agenda News.