Ipotesi zona rossa per il Piemonte: forse chiudono bar, ristoranti, centri estetici e parrucchieri

TORINO – Potrebbe essere il Piemonte, sulla base dei dati dell’ultimo monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità sul Coronavirus, a trovarsi in uno scenario 4 di rischio alto, zona rossa. Così rientrerebbe nelle prime ordinanze del ministero della Salute con la previsione di misure più restrittive. Le soluzioni rispetto al lockdown saranno più mirate con la possibilità di agire con un regime differenziato su base regionale. Martedì 3 novembre dovrebbe essere pubblicato un nuovo report Iss-ministero della Salute con gli indicatori per le chiusure. “Nel prossimo Decreto indicheremo tre aree con scenari di rischio e misure via via più restrittive – ha detto il premier Conte- l’inserimento di una Regione avverrà con un’ordinanza del ministro della Salute”. Scenari che “dovranno tener conto dell’indice di replicabilità del virus, dei focolai e della situazione dell’occupazione dei posti letto negli ospedali”.

ZONA ROSSA

Dunque sono in arrivo regole differenti per contenere la corsa dei contagi nelle singole Regioni, con tre differenti scenari. E l’ultima parola sul lockdown che spetterà al ministro della Salute Roberto Speranza. Si interverrà in sostanza a livello graduale a seconda della soglia di criticità che si registra in regione “a rischio“. Chiuderanno musei, mostre, centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. Vietato lo spostamento tra le Regioni più a rischio a meno che non ci siano motivi di lavoro, di salute e di estrema urgenza. E ancora confermato stop licenziamenti fino a marzo, didattica a distanza per le superiori, riduzione al 50% del limite di capienza dei mezzi pubblici. Sulle singole attività commerciali non è ancora, ad oggi, definito un orario o la chiusura al pubblico.

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