In Val Susa e Val Sangone saranno controllate le opere pubbliche contro i crolli

Val Sangone, un ponte

SUSA – Il Presidente dell’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani Marco Bussone ha incontrato stamani Ezio Tuberosa, Presidente dell’Associazione italiana Prove non Distruttive Monitoraggio Diagnostica, AIPnD. Al centro della riunione, l’accordo per un nuovo impegno di AIPnD con Uncemal fine di dare agli Enti locali – Comuni, Unioni montane, Comunità montane, Province e Città Metropolitane – alte professionalità per il monitoraggio e la diagnostica di opere pubbliche e private.

Le “prove non distruttive”

AIPnD, associazione scientifica, professionale e culturale, è attiva dal 1979 nel settore delle “prove non distruttive” in ambito Industriale e Civile, raccogliendo più di 2.500 soci, di cui 200 operanti nel settore civile. “Si colloca tra le primissime nel mondo nel suo settore e annovera soci appartenenti a circa mille Enti quali aziende, istituti, centri di ricerca, organizzazioni, scuole, università, studi professionali, società produttrici e venditrici di strumentazione e prodotti per il monitoraggio e la diagnostica“, spiega il Presidente Tuberosa, di Locana, Comune montano della Valle Orco.

Un lavoro sperimentale in alcune aree montane del Paese

Con Uncem vogliamo definire un’azione nazionale per la verifica, il monitoraggio, la diagnostica di ponti, viadotti e altre opere pubbliche che proporremo al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti oltre che al Ministero dell’Ambiente – evidenzia Tuberosa, esperto nel monitoraggio di dighe e invasi – Abbiamo strumenti avanzati per le azioni in tutti i settori, in particolare in quello civile. Possiamo fare con Uncem un lavoro sperimentale in alcune aree montane del Paese. Non a caso, nell’ultimo nostro Congresso nazionale a Locana, abbiamo puntato su territorio ed energia, nuovi fronti della green economy, decisivi per il Paese e anche per la sua infrastrutturazione“.

I metodi d’indagine

Le Prove non Distruttive (PnD) sono il complesso di esami, prove e rilievi condotti impiegando metodi che non alterano il materiale e non richiedono la distruzione o l’asportazione di campioni dalla struttura in esame. I metodi comunemente utilizzati si basano sugli ultrasuoni, le radiazioni X e gamma le vibrazioni, l’induzione elettromagnetica, i liquidi penetranti, oltre a metodi quali la termografia, l’endoscopia, l’estensimetria, la livellometria, l’emissione acustica, la neutrografia, l’olografia e l’interferometria ottica, la tomografia e l’olografia acustica.