Cesana Torinese: gli immigrati e la Valsusa, una nota del coordinamento di Forza Italia

CESANA TORINESE – La questioni degli immigrati non è solo nazionale, investe tutta l’area europea. La Valsusa è un corridoio di passaggio da sempre e quindi è naturalmente spazio di transito. In un nota il Responsabile nazionale Forza Italia Giovani ai Rapporti con Unione europea e Relazioni Internazionali e Coordinatore Forza Italia Alta Valsusa Alberto Colomb scrive: “È stata una decisione sbagliata chiudere le sale di attesa delle stazioni ferroviarie di Oulx e Bardonecchia divenute nei giorni scorsi alloggio dei migranti in viaggio verso la Francia e respinti alla frontiera, si creano disagi ai pendolari che ogni giorno prendono il treno per recarsi al lavoro a Torino, costretti a stare al freddo in attesa del treno, al posto di chiudere si dovrebbe presidiare le stazioni con l’impiego delle forze dell’ordine per evitare che vengano occupate come bivacchi e dormitori, si dovrebbero impiegare in particolare i militari di stanza sul territorio per presidiare le stazioni in modo tale da non gravare ulteriori compiti alle forze dell’ordine considerando il numero esiguo di forze presenti in Alta Valle”.

L’esponente azzurro continua: “La riforma del regolamento di Dublino sul diritto di asilo è stata approvata dal Parlamento europeo il 16 novembre scorso, è un successo del Presidente del PE Antonio Tajani e del Gruppo parlamentare di Forza Italia – Partito Popolare europeo. La riforma del regolamento deve essere approvata in via definitiva dal Consiglio europeo, nella prossima seduta dei capi di stato e di governo dei 27 paesi membri dell’Unione europea sulla base della procedura della codecisione prevista dai trattati: prevede la ripartizione obbligatoria dei rifugiati in base ad un meccanismo automatico e permanente di ricollocamento secondo un sistema di quote obbligatorie e vincolanti che supera in modo definitivo il precedente regolamento di Dublino che prevede ad oggi il criterio del primo paese di accesso nell’accogliere sul proprio territorio nazionale i richiedenti asilo. Questo cambiamento è molto importante e avrà delle ricadute positive soprattutto per l’Italia, in particolare si porrà fine ai respingimenti alla frontiera da parte dei paesi europei confinanti, che sono i paesi verso i quali i migranti provenienti dall’Italia si vogliono recare ma che non li accolgono e li respingono a loro volta verso l’Italia”.

Cesana Torinese, Colomb poi allarga il ragionamento sull’ambito europeo: “In particolare è importante sottolineare che in Europa ha prevalso la concretezza e la capacità di risolvere i problemi da sempre valore aggiunto di Forza Italia, contro la riforma di Dublino hanno votato i parlamentari europei del Movimento cinque stelle che si dimostra ancora una volta un partito di protesta fine a se stesso che non è in grado di risolvere i problemi dei cittadini in modo concreto ed efficace. Forza Italia è contraria al sistema di accoglienza diffusa dei migranti sul territorio nazionale, peraltro la maggior parte di essi sono immigrati clandestini che non hanno diritto di asilo e quindi di soggiornare sul territorio nazionale, la soluzione deve prevedere il rimpatrio obbligatorio nei paesi di origine, chi non ha i requisiti di asilo deve essere espulso dal territorio nazionale, esattamente come avveniva durante i governi Berlusconi”.

“Non vogliamo alimentare un sistema di accoglienza che costa ogni giorno 35 euro pro capite, attorno al quale si è creato da tempo un business di cooperative e onlus che fattura milioni di euro di fondi pubblici dedicati dal governo di centrosinistra all’emergenza migranti, denaro sottratto all’aiuto e all’assistenza delle famiglie italiane in difficoltà che hanno diritto prioritario ad essere aiutate dallo Stato, bisogna mettere fine a questo sistema perverso e ripristinare la legalità nel nostro paese. Forza Italia sostiene da sempre che il migliore modo possibile per risolvere l’emergenza migratoria sia un grande Piano Marshall per l’Africa, significa creare lavoro, investimenti e opportunità di sviluppo nei paesi del continente africano, il Presidente Antonio Tajani ha proposto alla comunità internazionale un piano di 40 miliardi di euro, solamente creando opportunità di crescita economica, di pace e prosperità nei paesi africani possiamo fermare questa ondata migratoria verso l’Europa e garantire una esistenza dignitosa a queste persone”.

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