XXX – Il Soccorso Alpino della Valsangone recupera una donna sul Monte San Giorgio a Piossasco. Si ĆØ concluso intorno alle 23 di ieri un intervento del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese sul Monte San Giorgio, comune di Piossasco (To) per il recupero di una donna di 57 anni di Piossasco. La signora stava rientrando da una escursione con i due figli quando ĆØ scivolata a causa del terreno fangoso procurandosi una sospetta frattura di tibia e perone. La chiamata effettuata dal figlio al Nue 112 ĆØ stata girata al SASP Valsangone che ĆØ intervenuto con una squadra a terra composta da dieci volontari tra cui un infermiere. La donna ĆØ stata stabilizzata e trasportata a valle in barella fino all’autoambulanza per l’ospedalizzazione. Ha collaborato la stazione SASP di Pinerolo.
IL SOCCORSO ALPINO PUĆ ESSERE CONTATTATO CON IL 112
IlĀ Corpo NazionaleĀ Soccorso AlpinoĀ e SpeleologicoĀ ĆØ un servizio di pubblica utilitĆ del Club Alpino Italiano. PuĆ² essere contattato con il numero di emergenza unicoĀ 112. Le finalitĆ sono molte. Il soccorso degli infortunati, delle persone in pericolo e il recupero dei caduti nel territorio montano. In particolare nel sottosuolo e nelle zone impervie del territorio nazionale il CNSAS contribuisce alla prevenzione e alla vigilanza degli infortuni. Opera inoltre nellāesercizio delle attivitĆ connesse in queste zone e nel concorrere al soccorso in caso di calamitĆ , in cooperazione con le strutture della Protezione Civile. Nellāambito delle proprie competenze tecniche e istituzionali ĆØ una struttura operativa del servizio nazionale della protezione civile. E’Ā inoltre affidata la funzione di coordinamento nel caso di intervento di diverse organizzazioni di soccorso in ambito alpino o in ambiente impervio od ostile.
IL SOCCORSO ALPINO
Il IlĀ Corpo NazionaleĀ Soccorso AlpinoĀ e SpeleologicoĀ si articola sul territorio attraverso 21Ā servizi costituiti ognuno per ogni regione o provincia autonoma dello Stato italiano. Ad essi convergono 31 delegazioni alpine e 16 delegazioni speleologiche, che a loro volta racchiudono i nuclei operativi. Questi sono chiamati stazioni, cui spetta il compito di portare soccorso. Le stazioni alpine sono 242, mentre quelle speleologiche sono 27. Le operazioni di soccorso in montagna e in ambiente impervio si basano sul lavoro di specialisti, in grado di garantire il successo delle missioni di soccorso. Per garantire un elevato standard dāintervento tutti gli operatoridevono sottoporsi a un dettagliato piano formativo. Dopo le verifiche dāaccesso per entrare nel Corpo, devono percorrere un iter costante di addestramento e formazione. Lāorgano deputato a questo compito ĆØ la Scuola Nazionale per i Tecnici di Soccorso Alpino.
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