TORINO – Il sistema strade bianche: nuovo prodotto turistico per il Piemonte. Paolo Bongioanni (FdI) e Valter Marin (Lega) al lavoro sul progetto, che garantirĆ la fruibilitĆ a giorni alterni degli itinerari militari di montagna. Il comparto turistico rientra senzāombra di dubbio nel novero di quelli piĆ¹ danneggiati dalla pandemia di Coronavirus. Con i mancati introiti che gravano come un macigno sulla stabilitĆ economica di milioni di operatori del settore. In un periodo tanto problematico come questo, il Piemonte intende fare tesoro delle proprie peculiaritĆ . Va dunque interpretata in tal senso lāiniziativa a firma dei consiglieri regionali di Centrodestra Paolo Bongioanni (presidente del Gruppo consiliare di Fratelli dāItalia) e Valter Marin (Lega). I quali hanno individuato una nuova opzione per il rilancio del turismo, contagi permettendo: il sistema strade bianche.
LA VALORIZZAZIONE DELLE STRADE BIANCHE
Come spiega lo stesso Bongioanni, tutto nasce āda una mia proposta di legge, la numero 66, attualmente in fase di discussione dellāarticolato in Consiglio regionale. Ć imperniata sul recupero e sulla valorizzazione turistica delle strade storiche di montagna. E figlia dellāesperienza che ho maturato con la promozione e la costruzione del prodotto turistico della Via del Saleā. Lāidea ĆØ quella di dare vita āa un sistema di percorsi che offra lāopportunitĆ alle strutture ricettive, ai consorzi turistici e alle agenzie di viaggio di formulare un pacchetto destinato a motociclisti, automobilisti del mondo 4×4 e alle biciclette muscolari. Ma teso soprattutto a dare un impulso alla fruizione delle biciclette a pedalata assistitaā.
LA GESTIONE DELLE STRADE BIANCHE
Non si tratterebbe, perĆ², di uno sfruttamento intensivo delle strade bianche del Piemonte. BensƬ di un calendario di chiusure programmate a determinate categorie di mezzi, nel totale rispetto dellāambiente alpino e degli appassionati dellāescursionismo in quota. Un concetto approfondito dal consigliere Marin. āIl prodotto turistico che intendiamo lanciare prende esempio da due realtĆ consolidate, quali la Via del Sale e la strada dellāAssietta, giĆ soggette in questi anni a stop pianificati in chiave turistica – ha affermato -. Questo non si tradurrebbe in un maggior numero di strade aperte. BensƬ in una percorribilitĆ a giorni alterni di tali itinerari. Stiamo attualmente pensando allāistituzione di un abbonamento unico delle strade bianche piemontesi, che consenta la fruibilitĆ dei percorsi secondo un calendario studiato a tavolino. Il costo dei pedaggi aiuterebbe a ricavare ulteriori fondi per la manutenzione delle carreggiate e per la loro promozioneā.
IL PROGETTO
La proposta di legge, infatti, prevede giĆ finanziamenti per il recupero delle strade da un punto di vista infrastrutturale e per la loro sponsorizzazione turistica. Il nodo, semmai, riguarda le tempistiche, ma tanto Bongioanni quanto Marin concordano nella sperimentazione del progetto giĆ nellāestate 2021 sulla Via del Sale e sulla strada dellāAssietta. A cui aggiungere altri itinerari a partire dallāanno successivo, quando la legge dovrebbe essere approvata e in vigore, andando cosƬ a creare un sistema di percorsi regolamentati con la fruizione differenziata nei giorni. āUnāofferta unica al mondo – concludono i diretti interessati -, che darĆ vita a un distretto delle strade turistiche bianche e servirĆ a fare ripartire il turismo del Piemonte. Noi ci muoviamo in anticipoā.
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