Il presidente Mattarella scrive alla famiglia di Primo Carpentieri, si rifiutò di aderire alla Repubblica di Salò

BELLEGRA (ROMA) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha scritto alla famiglia del soldato Primo Carpentieri. La storia personale di Carpentieri lo vide come Soldato artiglieria, tra il 1943 e il 1945, rinchiuso in un campo di prigionia ad Amburgo in Germania per essersi rifiutato di collaborare con l’esercito tedesco e la Repubblica di Salò. Ecco l’encomio che fa seguito al conferimento, avvenuto nel 2010, della Medaglia d’Onore della Presidenza della Repubblica e all’inaugurazione, avvenuta il 25 aprile del 2011, di una targa commemorativa posta davanti alla casa che lo ha visto nascere. L’abitazione fu il comando tedesco del luogo durante la Guerra. Sulla lapide. “Comune di Bellegra – A ricordo del milite nato in questa casa 18 gennaio 1913 Primo Carpentieri Medaglia d’Onore conferita dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana per il Dovere Sacro nella difesa della Patria e il prezioso contributo durante le cinque campagne di guerra dal 1941 al 1945 deportato e internato nei lager nazisti dal 1943 al 1945“. Una bella storia arricchita da una lettera mandata dall’ufficio del presidente della Repubblica.

CURIOSITÀ STORICA

La Repubblica Sociale Italiana era la seconda e ultima incarnazione dello stato fascista italiano ed era guidata dal Duce Benito Mussolini e dal suo riformato Partito Fascista Repubblicano antimonarchico. Lo Stato ha dichiarato di Roma capitale, ma è stato, di fatto, centrato su Salò (da cui il nome colloquiale), un piccolo paese sul lago di Garda, nei pressi di Brescia, dove avevano sede Mussolini e il Ministero degli Affari Esteri. La Repubblica Sociale Italiana esercitò la sovranità nominale nell’Italia settentrionale e centrale , ma dipendeva in gran parte dalle truppe tedesche per mantenere il controllo.

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