Il mughetto: fiore simbolo del 1° Maggio, la Festa del lavoro

Mughetto

Il mughetto: fiore simbolo del 1° Maggio, la Festa del lavoro. Il mughetto è una pianta perenne che produce profumatissimi fiorellini bianchi. Molto utilizzato nei bouquet dalle spose, in quanto portatore di felicità e fortuna, è da sempre associato al primo maggio. Il suo nome scientifico è convallaria e deriva dal latino convalis, che significa vallata. Questo fiore cresce infatti spontaneo nelle piccole valli, nei boschi o sulle colline. L’appellativo mughetto deriva dal francese moguete, che significa profumo di muschio.

LE CARATTERISTICHE DEL MUGHETTO

Il mughetto è un’erbacea perenne appartenente alla famiglia delle asparagaceae. Ha radici rizomatose striscianti che generano piccoli cespugli alti circa 20 cm, composti da steli erbacei inguainati da foglie di colore verde brillante. Le foglie basali sono ovali-lanceolate, larghe 2–4 cm, ed appuntite. Quelle cauline sono invece prive di picciolo. La superficie della lamina fogliare è glabra liscia di colore verde-chiaro, con numerose nervature parallele convergenti nell’apice appuntito. I fiori, campanulati e bianchi sono riuniti in una piccola spiga pendula. Per ogni racemo si possono contare da 5 a 7 fiorellini profumatissimi. In Italia il mughetto cresce spontaneo nei boschi delle Prealpi. La pianta fiorisce tra la fine del mese di aprile e l’inizio di maggio.

IL SIGNIFICATO DI QUESTO FIORE

Da sempre il mughetto è considerato sinonimo di felicità che ritorna e di portafortuna. Nella mitologia latina il mughetto, dedicato al Dio Mercurio, rappresentava la speranza. Durante i riti sacri se ne regalavano tre rametti in segno di amicizia. Secondo la leggenda cristiana, San Leonardo dovette combattere contro il demonio. Egli vinse, ma la lotta fu difficile e le gocce del suo sangue sul terreno si trasformarono in bianchi campanellini. Oggi nel linguaggio dei fiori è simbolo di verginità, innocenza, felicità che ritorna, buona fortuna e civetteria.

IL LEGAME CON IL PRIMO MAGGIO NEL TEMPO

Per i Celti il primo maggio rappresentava l’inizio della prima metà del loro anno. In questo giorno si regalavano mughetti in segno di amicizia. Nel medioevo la data del primo maggio indicava l’inizio del mese dei fidanzamenti. Venivano organizzati balli per tutte le giovani in età da marito e le donne si vestivano di bianco, mentre gli uomini mettevano un mughetto all’occhiello del vestito. Nel Rinascimento questo fiore veniva regalato il primo maggio come amuleto portafortuna.

LA TRADIZIONE IN FRANCIA

In Francia la tradizione di regalare mughetti il primo maggio fu introdotta nel 1561 da Re Carlo IX ed è stata rinnovata nel 1895. Il primo maggio di quell’anno il chansonnier Félix Mayol, giunto a Parigi alla stazione ferroviaria di Saint-Lazare, fu omaggiato con un mughetto dalla sua amica Jenny Cook. Félix Mayol si presentò in scena col mughetto sulla lunga giacca e fu un successo. Ad inizio Novecento a Parigi il primo maggio, gli stilisti offrivano un mazzetto di questo fiore alle proprie operaie ed ai clienti. Si è quindi diffusa l’abitudine di andare a cogliere i mughetti nel bosco e venderli per le strade parigine senza pagare le tasse. Dal 1889 il primo maggio è universalmente conosciuto come il Giorno della Festa del Lavoro e dal 1976 il mughetto ha rimpiazzato la rosa all’ occhiello dei manifestanti.

LA FESTA DEL MUGHETTO

In Francia ed in molti Paesi francofoni, il primo maggio si celebra anche la Festa del Mughetto, il cui scopo è di celebrare la primavera. Per le strade delle città e paesi si trovano tantissimi venditori ambulanti e fiorai che vendono questo fiore. Chiunque si può improvvisare venditore, l’importante è stare a 50 metri da un fioraio. Attualmente in Francia la città che ospita la maggior vendita e produzione di mughetto è Nantes. Questo fiore è diventato ancor più popolare negli anni Cinquanta, quando lo stilista Christian Dior lo usò per adornare una sua linea di abiti da sera. Il mughetto, insieme al fiordaliso, era molto amato dell’Imperatrice Elisabetta d’Austria, detta “Sissi”.

LE SUE PROPRIETÀ

Secondo le antiche credenze popolari con il suo inebriante profumo si poteva rinforzare e migliorare la memoria ed il cervello. Contiene glicosidi cardioattivi ovvero molecole che opportunamente preparate sono di aiuto in caso di debolezza del muscolo cardiaco. Il mughetto può essere usato contro la pressione alta, il mal di testa e la tachicardia poiché svolge un’azione cardiotonica, antispasmodica, ma anche diuretica e purgativa. Si tratta però di una pianta velenosa da usare sotto stretto controllo medico. Non deve mai essere oggetto di cure fai da te.

COME COLTIVARLO

Il mughetto ama i luoghi semi-ombreggiati e non teme gli inverni rigidi, sopravvivendo senza difficoltà anche alle gelate ed alle nevicate. Va messo a dimora in autunno, tra ottobre e novembre e vegeta bene in terreni soffici, ricchi e ben drenati. Durante il periodo vegetativo va annaffiato regolarmente, evitando però i ristagni idrici che possono portare allo sviluppo di marciumi e muffe radicali. D’inverno è sufficiente l’acqua delle precipitazioni. Se in estate le temperature sono molto elevate, è necessario nebulizzare le foglie. La pianta non deve seccare durante il ciclo vegetativo, che dura fino all’autunno. Come fiore reciso, cambiandogli l’acqua quotidianamente, si può conservare fino a 15 giorni.

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