Il Giro d’Italia 2022 non passa in Valsusa e Valsangone: arrivo a Torino

SUSA – In Valsusa e Val Sangone, niente da fare per gli amanti del ciclismo e del Giro d’Italia. Quest’anno, in occasione della 104ª edizione del Giro d’Italia, non sarà possibile ammirare i corridori sulle nostre belle strade. Dopo il doppio passaggio al Sestriere quest’anno il Giro si vedrà in televisione.

LE NOSTRE MONTAGNE SENZA GIRO

Il Giro d’Italia 2022 andrà in scena dal 6 al 19 maggio, lungo un percorso che si preannuncia particolarmente appassionante e avvincente, ricco di difficoltà e di salite, al fronte di pochi chilometri a cronometro. Quali saranno i ciclisti che parteciperanno alla prossima Corsa Rosa? Il quadro deve ancora completarsi, anche perché è in questo periodo invernale che le varie squadre stilano i propri programmi, ma un primo punto della situazione si può chiaramente fare e si sa già che i tre grandi big delle corse a tappe non saranno protagonisti sulle strade italiane.

I PROTAGONISTI

Gli sloveni Tadej Pogacar (vincitore degli ultimi due Tour de France) e Primoz Roglic (trionfatore nelle ultime tre edizioni della Vuelta di Spagna), il colombiano Egan Bernal (detentore del Trofeo Senza Fine) hanno comunicato che non parteciperanno all’evento. Il Giro d’Italia 2022 dovrà fare a meno di questi grandi interpreti, ma il parterre sarà comunque interessanti con altri nomi in grado di poter dire la loro, outsider desiderosi di fare saltare il banco e nuovi nomi pronti a emergere sul grande palcoscenico internazionale.

LA STORIA

Il Giro d’Italia è una corsa a tappe maschile di ciclismo su strada professionistico che si svolge annualmente lungo le strade italiane. Istituito nel 1909 su idea dei giornalisti Tullo Morgagni, Eugenio Camillo Costamagna e Armando Cougnet, è una delle tre corse a tappe più importanti del calendario ciclistico, insieme al Tour de France e la Vuelta a España, ed è inserito dall’Unione Ciclistica Internazionale nel circuito professionistico del World Tour; storicamente è da ritenersi la seconda corsa a tappe più prestigiosa dopo quella francese, anche se, a cavallo tra gli anni quaranta e gli anni cinquanta e durante gli anni settanta, il prestigio e il numero di grandi ciclisti iscritti portarono il Giro ad avere un’importanza pari a quella del Tour.

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