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lunedƬ, 7 Ottobre 2024

Il diario di Linda Raimondo di Almese: “Matthew…io c’ero!”

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PALM BAY (USA) – Linda Raimondo una studentessa liceale di Almese, si trova per un semestre di studio negli Stati Uniti, in Florida. In questi giorni lā€™uragano Matthew continua nella sua marcia furiosa di distruzione. Dopo aver provocato la morte di almeno 900 persone ad Haiti nei Caraibi, ha fatto almeno altre sei vittime proprio in Florida. Linda ha scritto un diario di questi che il papĆ  Mario ci ha mandato per condividere l’avventura della figlia. Un’esperienza tanto complicata quanto particolare, alla riscoperta della potenza della natura. E alla scoperta della forza interiore.

IL DIARIO

“MercoledƬ 5 ottobre– Calma. Pace. Silenzio. In giro le poche persone rimaste in cittĆ  forzano dei sorrisi, ma i loro volti sono tirati.Ā Le strade sono quasi deserte, le case barricate, gli scaffali dei supermercati ormai vuoti.Ā Calma, pace, silenzio. Silenzio eĀ neanche piĆ¹ i cani abbaiano, davvero la quiete prima della tempesta,Ā fuoriĀ solo un lieve venticello che scosta appena i capelli. Il cielo ĆØĀ di un blu intenso, non ci sono tracce di nuvole.Ā Solo quiete e perfezione. Ma una calma, una perfezione del tutto irreali. Un quadro bellissimo e spaventosoĀ allo stesso tempo! Matthew sta arrivando preannunciano che sarĆ  terribile. Dicono che gli eventi di questeĀ dimensioni, che sono anche una conseguenza dei cambiamenti climatici di quest’era dell’Antropocene,Ā dovrebbero servire a farci capire quanto piccoli siamo in confronto alle forze della natura. Dovrebbe essereĀ una campanella d’allarme, una sveglia! Purtroppo, perĆ², non ĆØ cosƬ: come se tutti fossimo immersi in unaĀ specie di sorditĆ  planetaria: solo pochi se ne rendono conto e sentono il campanello d’allarme. Anche laĀ campagna per le elezioni Presidenziali americane balbetta nel delineare una strategia climatica per ilĀ futuro. Come se il futuro non fosse domani, come se il futuro non fosse il nostro! Ma se continuiamo aĀ sfruttare al massimo la nostra astronave Terra, lei si ribellerĆ  provocando eventi catastrofici che saranno diĀ sempre maggiore intensitĆ . E fidatevi: se fossi in voi non la sfiderei in questo modo!”

“GiovedƬ 6 ottobre – Mattina.Ā La giornata oggi ĆØ iniziata presto. Nella nostra casa di Palm Bay ci stiamo preparandoĀ come meglio possiamo per lā€™arrivo di Matthew. ƈ previsto che colpirĆ  la Florida nel modo piĆ¹ violento aĀ partire dalle 2 di questa notte e durerĆ  circa 20 ore il tempo perĆ² inizierĆ  a peggiorare a partire dalle 18 diĀ questa sera. Abbiamo ancora molte ore prima di allora, ma in ogni caso ĆØ meglio sbrigarsi perchĆ© si sa, conĀ questo genere di eventi non si scherza meglio non prenderla troppo alla leggera quindi! Fuori c’ĆØ unĀ tempo strano, quasi irreale direi: da una parte il cielo ĆØ di un blu talmente intenso che ĆØ quasi accecante,Ā ma come ti volti a guardare dall’altra parte, nuvoloni neri e spessi incombono all’orizzonte. La descrivereiĀ come la perfetta immagine apocalittica e questa ĆØ sicuramente la calma prima della tempesta.Ā Sto seguendo gli aggiornamenti sullo spostamento dell’uragano sui canali della NASA. In base a quantoĀ dicono, sarĆ  un uragano fortissimo, il piĆ¹ forte degli ultimi 10 anni. ƈ stato classificato come uragano diĀ categoria 4 e questo ĆØ davvero spaventoso. Categoria 4 significa, infatti, che i venti saranno fortissimi, diĀ velocitĆ  compresa tra i 210 e i 240 km/h in poche parole con venti cosƬ forti ĆØ probabile che voli persino ilĀ tetto della casa. A dire la veritĆ  sono un pĆ² spaventata, ma adesso non ho tempo per pensarci perchĆ©Ā dobbiamo spostare tutte le cose che sono in giardino e portarle dentro casa se vogliamo ancora ritrovarleĀ intere. Fuori sento il rumore del trapano dei vicini che stanno coprendo tutte le finestre con assi di legnoĀ per evitare che l’uragano ne rompa i vetri. Il cielo ĆØ ancora sereno, ma le nubi all’orizzonte si stannoĀ avvicinando sempre di piĆ¹.Ā Poi accade tutto in un attimo. Sono seduta sul letto di camera mia quando la mia mamma ospitante bussaĀ forte alla porta e subito dopo la spalanca. Sembra spaventata e ha il fiatone. Ci dice che, secondo le ultimeĀ previsioni, l’uragano si sta spostando sempre piĆ¹ verso ovest e che quindi colpirĆ  la costa in modo ancoraĀ piĆ¹ violento. Ci dice che non possiamo rimanere in questa casa perchĆ© ĆØ troppo pericoloso e che quindi ciĀ trasferiremo a casa dei suoi genitori, che abitano a Port St. John, una cittadina un pĆ² piĆ¹ a nord eĀ leggermente piĆ¹ interna rispetto a Palm Bay. Dobbiamo portare con noi solo lo stretto necessario perchĆ© inĀ macchina non ci sarĆ  molto spazio dal momento che dobbiamo riempire il bagagliaio con le bottiglie diĀ acqua e con le scorte di cibo. CosƬ preparo il mio zaino mettendoci dentro qualche cambio e la roba daĀ bagno. DopodichĆ© prendo tutti i vestiti che ho nell’armadio e li butto dentro la valigia, che poi poso sulĀ tavolo. Questo perchĆ© ĆØ molto probabile che al nostro ritorno la casa sarĆ  allagata e quindi ĆØ meglioĀ mettere tutte le cose in alto e lontano dalle finestre (e la mia cassettiera ĆØ proprio sotto la finestra!).Ā Sono le 11:30 e dobbiamo caricare la macchina per poi partire. Fuori fa un caldo inspiegabile. Fino a un’oraĀ fa si stava bene, ora invece faccio persino fatica a respirare. Mi guardo intorno e ciĆ² che vedo mi fa quasiĀ rabbrividire. Potrei descriverlo con una sola parola: desolazione. In giro infatti non c’ĆØ piĆ¹ nessuno. Tutti iĀ vicini se ne sono giĆ  andati dopo aver barricato per bene le loro case. Un lieve venticello inizia ad alzarsi edĀ io entro in macchina perchĆ© il caldo sta diventando insopportabile.Ā In autostrada c’ĆØ molto traffico: tutte le persone stanno abbandonando le cittĆ  sulla costa per trovareĀ rifugio altrove. Guardo fuori dal finestrino e un brivido mi percorre la schiena. Il cielo ĆØ diventato scuro, iĀ nuvoloni neri hanno preso il sopravvento. Il blu intenso che c’era fino a qualche ora fa ha lasciato spazio aĀ questo scenario che ĆØ inquietante ed affascinante al tempo stesso”.

“GiovedƬ 6 ottobre, sera –Ā Sono seduta sul divano del salotto della nuova casa e sto seguendo gli aggiornamenti sullā€™uragano alĀ telegiornale. Fuori piove e c’ĆØ vento, ma altro non posso dirvi dal momento che siamo letteralmenteĀ barricati in casa. Infatti oggi, subito dopo il nostro arrivo, gli uomini presenti in casa si sono occupati diĀ coprire tutti i vetri delle finestre con delle lastre di ferro e quindi non posso vedere nulla di ciĆ² che accadeĀ fuori. Vicino a noi teniamo delle torce e delle candele perchĆ© ĆØ molto probabile che la corrente vada via aĀ causa di questo tempaccio. Sono solo le otto di sera, ma io mi alzo e decido di andare in camera mia perĀ cercare di riposare un pĆ². Guardo unā€™ultima volta il cellulare sperando che dia segni di vita, ma nulla: ĆØ daĀ tutto il pomeriggio che non c’ĆØ campo e a quanto pare le cose non sono migliorate. Mi metto nel letto eĀ chiudo gli occhi. Sono molto stanca: vorrei che Morfeo m’abbracciasse. Ma mi sento inquieta eĀ preoccupata. SarĆ  una lunga nottata”

“VenerdƬ 7 ottobre, mattinaĀ –Ā Mi sveglio dal dormiveglia di soprassalto nel cuore della notte. Fuori il rumore del vento e della pioggia ĆØĀ fortissimo e tutto si confonde in un unico frastuono che risuona nel buio assoluto.Stanotte Gaia ĆØ furiosa eĀ la furia della natura ĆØ davvero implacabile. Ho quasi paura che a momenti voli il tetto della casa, talmenteĀ tutto trema e vibra ma del resto non posso fare niente. Non mi resta che aspettare e sperare che passiĀ tutto il piĆ¹ in fretta possibile. Vorrei chiudere gli occhi e dormire. Vorrei non contare piĆ¹ i minuti ed iĀ secondi. Vorrei – come in un capolavoro della letteratura Americana- che domani fosse un altro giorno”.

“VenerdƬ 7 ottobre, sera –Ā La mia mamma ospitante ha deciso questo pomeriggio che era giunto il momento di tornare a Palm Bay eĀ quindi nonostante fosse ancora brutto tempo abbiamo ripreso le nostre cose, siamo saliti in macchina eĀ siamo ritornati indietro. Pensavo che il peggio sarebbe stato il momento in cui Matthew sarebbe arrivato, eĀ invece ho capito che mi sbagliavo. Il peggio non ĆØ l’uragano in sĆ©ā€¦ il peggio ĆØ quello che viene dopo, il post-uragano. Com’eri allegra, Florida, l’altro giorno! Sono bastati pochi metri percorsi in macchina per capire ilĀ disastro che quella notte aveva portato con sĆ©. Strade allagate, alberi per terra o, peggio ancora, sui tettiĀ delle case o sulle macchine, segnali stradali e cartelli pubblicitari rotti, insegne dei negozi spaccate e caduteĀ a terra. Non ho mai visto niente di simile e, sinceramente, mi auguro di non vederlo mai piĆ¹. Casa nostraĀ per fortuna non ha subito gravi danni: come previsto ĆØ un pĆ² allagata, ma almeno non c’ĆØ nulla di rotto. LaĀ connessione Internet ĆØ ancora lentissima e la corrente un pĆ² ballerina, ma per il resto ĆØ tutto a posto.Ā Siamo stati fortunati per come ci ĆØ andataā€¦ siamo sopravvissuti all’uragano piĆ¹ forte degli ultimi 118 anni,Ā come qualcuno ha detto in televisione. Questa sera ĆØ nuvoloso, ma per fortuna ha smesso di piovere. IlĀ cielo ĆØ di uno strano colore viola, ma per lo meno non ĆØ piĆ¹ inquietante come lo era fino a ieri”.Ā 

“Sabato 8 ottobre, sera-Ā Oggi ĆØ stata una bella giornata di sole. Questa mattina siamo anche andati al mare e ho fatto il bagno in un’acqua limpidissima. ƈ incredibile come fino a ieri eravamo nel bel mezzo di uno degli uragani piĆ¹ forti di sempre e questa mattina invece ho fatto il bagno al mare. Sembra che tutto stia tornando alla normalitĆ  e anche le previsioni per i prossimi giorni danno bello. In questo momento sono seduta in mezzo al prato, sotto un cielo limpidissimo e sto ripensando agli ultimi avvenimenti. Sono felice che tutto sia finito per il meglio e senza troppi danni, nonostante la tanta paura. Ormai ĆØ mezzanotte ed ĆØ meglio che vada a dormire dal momento che devo recuperare un bel pĆ² di ore di sonno. DĆ² un’ultima occhiata a questo cielo spettacolareā€¦ non so se ĆØ una mia impressione, ma, questa sera, le stelle sembrano brillare piĆ¹ del solito”.

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