Il Concerto di Natale presso la chiesa San Giorgio Martire di Reano con il Coro Polifonico della Sacra di San Michele

coro polifonico

REANO – Il Concerto di Natale presso la chiesa San Giorgio Martire di Reano con il Coro Polifonico della Sacra di San Michele.

IL CORO POLIFONICO DELLA SACRA DI SAN MICHELE

La delegazione di Torino gruppo FAI della Val Sangone, in collaborazione con il coro della Sacra di San Michele è lieta di invitarvi al Concerto di Natale presso la chiesa San Giorgio Martire di Reano venerdì 1 dicembre alle ore 20.30. Ci sarà un contributo per gli spettatori di 10 euro e per gli iscritti FAI di 5 euro. A dirigere il Maestro Enrico Euron, con l’organista Marco Gianotto. In programma: Jubilate Deo W.A. Mozart, Ave Maria Arcadelt, An Irish Blessing – Trad. Irlandese, Et In Terra Pax J. Purifoy, Panis Angelicus – C. Frank, Carol Of The Bells. Infine Ave Verum Corpus – W. A. Mozart, Canticorum Jubilo – G. F. Handel Adeste Fideles – Tradizionale e Hallelujah – G. F. Handel.

L’AVE MARIA DI MOZART

Mozart compose il mottetto nel 1791 mentre stava scrivendo la sua opera Die Zauberflöte. Lo scrisse mentre era in visita alla moglie Constanze, incinta del loro sesto figlio e che soggiornava alle terme Baden bei Wien. Mozart ambientò l’inno eucaristico del XIV secolo in latino “Ave verum corpus”. Ha scritto il mottetto per Anton Stoll, un suo amico. Stoll era il direttore musicale della parrocchia di Santo Stefano, Baden. L’ambientazione fu composta per celebrare la festa del Corpus Domini; l’ autografo è datato 17 giugno 1791. La festa del Corpus Domini cade il giovedì successivo alla domenica della Trinità, e nel 1791 fu celebrata il 23 giugno. La composizione è lunga solo quarantasei battute ed è scritta per coro SATB, strumenti ad arco e organo Il manoscritto di Mozart contiene indicazioni minime, con un solo sottovoce all’inizio. Il mottetto fu composto meno di sei mesi prima della morte di Mozart. Prefigura “aspetti del Requiem come il gesto declamatorio, le trame e l’integrazione di elementi stilistici rivolti al futuro e al passato“. Mentre il Requiem è una composizione drammatica, il mottetto esprime i pensieri eucaristici con mezzi semplici, adatti al coro della chiesa di una piccola città.

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