Il Comune di Chiomonte sulle difficolta al Pian del Frais “Con il privato non c’è dialogo bloccati i lavori”

CHIOMONTE – Il sindaco di Chiomonte Roberto Garbati spiega le attuali difficoltà amministrative relative al Pian del Frais. Con lui si cerca di capire più nel dettaglio. “Il comune di Chiomonte vive da tempo in una situazione di difficoltà. La frazione Frais, bellissimo sito, un tempo nota località sciistica che, oltre ad avere “allevato” campioni, è adatta a bambini, famiglie e principianti. Il Frais è collegato a Chiomonte anche da una seggiovia del Comune, che da due anni la mette in funzione nel mese di agosto puntando alla destagionalizzazione. Lo sviluppo del Frais e di Chiomonte vanno dunque di pari passo, ma c’è un ostacolo. Attualmente convivono due proprietari di impianti. Uno pubblico, il comune, e uno privato, la società Dedalo di proprietà della famiglia Cerutti. È proprio il mancato adeguato coordinamento delle iniziative di quest’ultima con l’attività svolta dall’”esercente” pubblico a creare i principali problemi”.

LA SOCIETA’ PRIVATA

Spiega Garbati. “La società privata ha, infatti, autonomamente richiesto l’autorizzazione allo Sportello Unico delle Attività Produttive per realizzare l’ampliamento dell’attuale sistema di innevamento per il quale otterrebbe cospicui finanziamenti regionali. Tale progetto positivo nelle finalità di potenziare l’innevamento artificiale così come concepito, comporta invece, secondo le valutazioni formulate dal Comune di Chiomonte, rischi e danni inaccettabili. Ad esempio l’allargamento previsto dell’attuale bacino e i relativi scavi coinvolgono la zona più bella del Frais con un grave impatto ambientale e paesaggistico. Poi il notevole ampliamento della superficie del bacino provocherebbe un pericoloso restringimento all’arrivo delle piste, con conseguente disagio per gli sciatori e svalutazione delle previste due nuove seggiovie di proprietà comunale Frais – Sauzea e Scoiattolo”.

LE QUESTIONI TECNICHE

“Quindi del Pian del Frais di Chiomonte nel suo complesso poi le questioni tecniche e di affidabilità inerenti il bacino con maggior volumetria su cui nessuno si è ancora chiaramente espresso. Infine l’operazione richiederebbe elevati costi di gestione dovuti al pompaggio dell’acqua dal basso in alto, più complicato e oneroso rispetto all’uso “a caduta”. Questa tramite un bacino a monte per alimentare i “cannoni” con la semplice pressione generata dal dislivello. Si ha poi motivo di nutrire, alla luce dei dati di bilancio, ragionevoli dubbi sulla capacità finanziaria e operativa di Dedalo su un investimento di oltre 500 mila euro anch’esso beneficiario di 300 mila euro di contributi pubblici che, se non fosse portato a termine. Causerebbe un grave danno anche ambientale”.

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SUL BACINO

Dice il primo cittadino sulla vicenda giudiziaria. “Ciò, poi, appare ulteriormente confortato dal fatto che la società sia attualmente coinvolta in un procedimento penale che vede la Regione quale parte lesa per il reato di truffa proprio con riguardo al conseguimento di un altro finanziamento pubblico per lavori sulla “Frais – Mesdì”. A monte di tutte queste considerazioni si pongono sicuramente anche altri problemi che riguardano la provenienza delle acque che alimenterebbero, fra l’altro, il bacino da cui “pescherebbe” l’impianto di innevamento. Il Comune ha registrato infatti diverse segnalazioni di assenza di acqua a valle della presa al “Soubeirand”. Purtroppo, da anni, ogni tentativo di positiva interazione fra Comune e Dedalo/Frais – Cerutti è risultato vano, così come vano è risultato anche il “faticoso” tentativo di addivenire ad un accordo che consentisse il trasferimento al Comune di Chiomonte degli impianti privati”. 

LA COMUNICAZIONE

Conclude Garbati. “Prima di procedere con la Conferenza dei Servizi (per il rilascio dell’autorizzazione al progetto di cui si è detto) abbiamo ritenuto indispensabile, come abbiamo fatto con comunicazioni del 02.09.2021, sensibilizzare su tali tematiche le Cariche Istituzionali e gli Uffici competenti (fra cui il SUAP) e il SUAP, registrata la detta comunicazione del Comune, ha, in data 04.09.2021, segnalato la sospensione, con decorrenza immediata e fino a nuova disposizione, dei termini istruttori e dell’approvazione della Conferenza dei Servizi indetta dal SUAP stesso il 19.08.2021“. Questa la voce dell’amministrazione, il giornale si rende ovviamente disponibile a pubblicare l’opinione della Dedalo.

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