Il 20 maggio è la Giornata mondiale delle api

20 maggio, la Giornata mondiale delle api. La Giornata mondiale delle api è una giornata internazionale, che si celebra il 20 maggio di ogni anno. Il suo intento è sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza degli impollinatori, sulle minacce che affrontano e sul loro contributo allo sviluppo sostenibile. Le api e altri impollinatori, come farfalle, pipistrelli e colibrì, infatti, consentono a molte piante di riprodursi, comprese numerose colture alimentari. Era il 18 ottobre 2017, quando l’Assemblea generale delle Nazioni Unite decise di istituire, il 20 maggio, la Giornata mondiale delle api. Il 20 maggio è stato scelto per la giornata annuale poiché coincide con la data di nascita di Anton Janša (1734-1773). Nel XVIII secolo fu un pioniere delle tecniche di apicoltura moderne nel suo paese natale, la Slovenia. Un paese che ha promosso la celebrazione  e ha riconosciuto questi insetti per la loro capacità di lavorare richiedendo pochissima attenzione allo stesso tempo.

GLI IMPOLLINATORI

Le api, farfalle, ecc… ricoprono un ruolo molto importante. E hanno un’influenza sull’uomo. Infatti i cibi che mangiamo, come frutta e verdura, dipendono direttamente dagli impollinatori. Le api, inoltre, sono sempre più minacciate dalle attività umane. Insetti, pesticidi, cambiamenti nell’uso del suolo possono ridurre i nutrienti a loro disposizione e rappresentare quindi una minaccia per le loro spesso numerose colonie. Alcuni di questi temi sono stati anche ricordati dall’Organizzazione delle Nazioni Unite.

GLI OBIETTIVI

La celebrazione della Giornata mondiale delle api ha diversi obiettivi. Per primo attirare l’attenzione della popolazione mondiale e dei politici sull’importanza della protezione delle api. Poi ricordare che dipendiamo dalle api e da altri impollinatori. Ma soprattutto proteggere le api e altri impollinatori per contribuire in modo significativo alla soluzione dei problemi. Il più delle volte legati all’approvvigionamento alimentare globale e per eliminare la fame nei paesi sviluppati. Infine fermare la perdita di biodiversità e il degrado degli ecosistemi. E in questo modo contribuire al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.

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