I reportage “Venerdì dal Sindaco” proseguono con il primo cittadino di Chiusa di San Michele, Fabrizio Borgesa

CHIUSA DI SAN MICHELE – I reportage “Venerdì dal Sindaco” proseguono con il primo cittadino di Chiusa di San Michele, Fabrizio Borgesa. Questa settimana prosegue con l’intervista al primo cittadino di Chiusa di San Michele, Fabrizio Borgesa, la rubrica “Venerdì dal Sindaco” che, per iniziativa della Direzione comunicazione e rapporti con i cittadini e il territorio della Città Metropolitana di Torino, propone reportage televisivi e interviste ai primi cittadini dei piccoli Comuni nel canale “YouTube” dell’Ente. Per vedere i filmati e i reportage fotografici del “Venerdì dal Sindaco” basta andare sul portale Internet della Città Metropolitana di Torino alla pagina. I filmati vanno anche in onda sull’emittente interregionale Telecupole, il venerdì alle 20,40, il sabato alle 14,30 e la domenica alle 18,40. Nel numero della prossima settimana della rivista della Città Metropolitana “Cronache da Palazzo Cisterna” si potrà leggere il reportage da Chiusa di San Michele; basterà andare nel portale della Città Metropolitana alla pagina. Per scaricare le immagini della fotogallery il link.

UN VILLAGGIO SORTO SULLE FORTIFICAZIONI CHE DIVIDEVANO FRANCHI E LONGOBARDI

Clusae Longobardorum: è questo il nome che aveva nel VII secolo dopo Cristo il luogo dove in seguito sarebbe sorto il villaggio di Chiusa di San Michele, ultima tappa in ordine di tempo della rubrica “Il Venerdì dal Sindaco”. Le chiuse erano fortificazioni che, sbarrando la Valle di Susa nel suo punto più stretto, proprio al suo imbocco, servivano a difendere il Regno longobardo da quello dei Franchi. Erano collocate proprio sul confine tra i due regni, e alla fine vennero aggirate da Carlo Magno quando mosse contro il re longobardo Desiderio, sconfiggendolo nel 773. I resti delle mura oggi si possono ammirare visitando il sito archeologico in via General Cantore, nei sotterranei del museo etnografico. Entrambi sono visitabili su appuntamento, telefonando allo 011-9643140. Tra poco si potrà aggiungere anche la visita al planetario, allestito nel medesimo edificio.

LA PAROLA AL SINDACO

Inevitabile, nella nostra piacevole chiacchierata con il Sindaco Fabrizio Borgesa su passato e futuro del suo Comune, partire dalla meravigliosa Sacra di San Michele, la cui mole incombe da sempre sul paese: “Ne condividiamo la giurisdizione amministrativa con Sant’Ambrogio di Torino ed è elemento imprescindibile della storia, della cultura e dalla tradizione del nostro Comune”. Esordisce Borgesa, che poi descrive Chiusa come un paese piccolo, ma vivo e vivace, con una significativa struttura associativa e un’attività di volontariato diffusa, votato all’accoglienza e alla solidarietà verso chi fa più fatica. “L’amministrazione comunale vanta una collaborazione importante con queste realtà, a partire dalla Caritas parrocchiale, che ora devono essere aiutate a ripartire dopo il difficile periodo segnato dalla pandemia del Covid. – spiega Borgesa, aggiungendo che in quest’ottica, dopo lo stop forzato, si stanno riproponendo attività culturali e aggregative come la sagra “Gusto di Meliga” e la festa patronale – Ora che finalmente si sta verificando il lento ritorno alla normalità a cui tutti aspiriamo”.

I PROGETTI

Chiusa di San Michele è al centro di diversi progetti nati per incentivare l’afflusso dei visitatori. Con l’apporto dell’Unione Montana Val di Susa, l’amministrazione comunale sta puntando al rilancio del turismo facendo leva soprattutto sulla riscoperta e sulla ristrutturazione del tratto valsusino della Via Francigena e sul turismo legato alla bicicletta, con il percorso della ciclostrada della Valle di Susa. Senza dimenticare l’iter che porterà la Sacra a diventare Patrimonio Unesco. Proprio tenendo in considerazione tutto questo è nata l’idea di ristrutturare un edificio comunale in disuso e farne un ostello, un punto tappa legato al turismo escursionistico, in particolare quello religioso che percorre i sentieri della Sacra di San Michele e della Via Francigena. A breve partiranno i lavori di ristrutturazione dell’edificio anche grazie ai fondi regionali. Il progetto di fattibilità della ristrutturazione è stato redatto dai tecnici della Direzione Azioni integrate con gli Enti locali della Città Metropolitana di Torino.

IMPEGNO E PASSIONE

Sarà un punto dove fermarsi, riposarsi e rifocillarsi e da cui ripartire per approfondire la conoscenza del territorio del nostro Comune e della bassa Valle di Susa” aggiunge il sindaco Borgesa. La nostra conversazione si chiude con la fatidica domanda che abitualmente poniamo ai primi cittadini che andiamo a trovare per la rubrica del venerdì dal sindaco. Quando gli chiediamo “Quanta passione è necessaria per amministrare un piccolo Comune come Chiusa di San Michele?” Borgesa non ha tentennamenti: “Tanta. Chi fa il Sindaco lo fa esclusivamente perché ama il suo territorio e la sua gente. Non ci sono ambizioni personali. Ogni Sindaco vorrebbe lasciare il proprio Comune un po’ migliore di come l’ha trovato. Lo sforzo che faccio tutti i giorni va esattamente in questa direzione”.

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