I centri vaccinali in Piemonte e il monitoraggio sanitario gratuito per chi ha avuto il Covid

Foto dalla pagina Facebook di Alberto Cirio

TORINO – I centri vaccinali in Piemonte: sono 200 quelli già attivi, mentre 50 sono in fase di attivazione.Finora 700, su oltre 1200 candidature, le aziende risultate idonee a diventare un centro vaccinale per i propri dipendenti e i loro familiari. Il generale Figliuolo oggi ha dato il via libera a partire dal 2 giugno alle vaccinazioni in azienda e il Piemonte è pronto a cogliere subito questa opportunità. Circa 2000 i medici di famiglia che vaccinano, 900 in ambulatorio e gli altri negli hub pubblici. All’esercito del vaccino si aggiungono poi circa 500 farmacie, con oltre 1500 operatori, che cominceranno a vaccinare entro la seconda settimana di giugno (nei prossimi giorni verrà comunicata la data esatta).

MONITORAGGIO SANITARIO

Monitoraggio sanitario gratuito per chi ha avuto il Covid. L’assessore Icardi ha reso noto che la Giunta regionale ha approvato una delibera che stanzia 4,5 milioni di euro per consentire fino al 2023 il monitoraggio sanitario gratuito a chi ha contratto il Covid.

LA SITUAZIONE DEI VACCINI

La media attuale in Piemonte, vincolata alle dosi disponibili, è di 33mia vaccini al giorno. Ma la potenzialità è di oltre 50mila, come verificato con il test del 29 aprile. Eda giugno salirà a 70/80mila dosi giornaliere con l’avvio degli altri punti vaccinali pronti a partire, incluse le aziende e le farmacie, e in proporzione alla disponibilità di vaccini. Il Piemonte ha raggiunto, dal 16 aprile a oggi, il 98% del target fissato dalla struttura commissariale nazionale.

LE NUOVI FASI DELLA PREADESIONE

Oggi sono partite le adesioni per i trentenni con oltre 60 mila richieste in poche ore. Dal 2 giugno potranno iniziare a preaderire su www.ilPiemontetivaccina.it i piemontesi iscritti nel registro dell’Aire (l’associazione degli italiani residenti all’estero). Dal 3 giugno (e non più dal 4 come annunciato nei giorni scorsi) i ragazzi da 16 a 29 anni. In base alla nota del 19 maggio del CTS nazionale i 4 vaccini possono essere somministrati indistintamente dai 18 anni in su.

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