Hai uno smartphone? Partecipa al concorso video per i giovani di Valsusa Filmfest

SUSA – Una delle novitĆ  piĆ¹ importanti della ventesima edizione del Valsusa Filmfest, ĆØ la presenza di una categoria dedicata ai giovani, anzi giovanissimi registi e videomaker.Ā Allā€™interno del Concorso le Alpi, nel 2016 il Valsusa Filmfest, lancia Sguardi giovani sulle Alpi, riservata a giovani sino ai 20 anni di etĆ  alla data di scadenza del bando che potranno partecipare con cortometraggi della durata massima di 5 minuti e che potranno essere girati con qualsiasi supporto, smartphone e tablet compresi, purchĆ© con orientamento orizzontale.Ā Il tema del concorso potrĆ  essere affrontato dai giovani artisti attraverso punti di vista: dall’alpinismo e altri sport verticali all’esplorazione, dalla salvaguardia dell’ambiente e delle specie animali alla cultura, la vita e le abitudini di piccole e grandi comunitĆ .

Primo premio una videocamera Go Pro Hero4, uno strumento giovane e divertente per realizzare video. I filmati dovranno pervenire entro e non oltre il 29 febbraio 2016. Regolamento e scheda di iscrizione su www.valsusafilmfest.it.

IL MAGO

Maurizio ZanollaĀ (conosciuto anche comeĀ Manolo) (Feltre,Ā 16 febbraioĀ 1958) ĆØ unĀ arrampicatore,Ā alpinistaĀ eĀ guida alpinaĀ italiano. SoprannominatoĀ Il Mago, ĆØ uno dei pionieri dellā€™arrampicata liberaĀ inĀ ItaliaĀ ed ĆØ uno dei volti piĆ¹ conosciuti di questoĀ sportĀ in Italia: ĆØ stato infatti il primo italiano a salire unaĀ via dā€™arrampicataĀ diĀ difficoltĆ Ā 8b con lā€™Ultimo MovimentoĀ in Totoga (Pale di San Martino) nel 1986 e ha praticato lā€™arrampicata in solitariaĀ free soloĀ fino allā€™8a conĀ Masala DosaĀ sullaĀ falesiaĀ di San Silvestro nel 1992: persona schiva, vive la sua passione per lā€™arrampicata in maniera personale, filosofica e romantica, non avendo mai voluto partecipare alle competizioni diĀ arrampicata.

Manolo ha iniziato ad arrampicare allā€™etĆ  di 17 anni ed ha sempre privilegiato lā€™arrampicata su placca o sul verticale, piuttosto che sugli strapiombi. La sua evoluzione tecnica passa attraverso lā€™utilizzo di appigli sempre piĆ¹ piccoli, equilibri molto precari su itinerari con protezioni spesso ā€œpsicologicheā€, enfatizzando cosƬ lā€™arrampicata globale, non solo fisica quindi ma anche mentale. Nel 1977 ā€˜liberĆ²ā€™ la via Cassin alla Torre Trieste (6c) e la Bonatti al Grand Capucin. Nel 1978, in un mese aprƬ 28 vie, tra le quali ā€˜I piazaroiā€™, sulla Cima della Madonna alle Pale di San Martino (7b). Alla fine degli anni settanta apre vie in montagna con gradi e protezioni severi per lā€™epoca come ā€œLucertola Schizofrenicaā€ in Totoga nel 1979 (9 chiodi, fino al 6b) o ā€œSupermatitaā€ sul Sass Maor nel 1980.

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