Gravere: visita alla miniera medievale del Ruget, 450 metri di gallerie

miniera Rugèt

GRAVERE – Sabato 28 maggio, in occasione della Giornata Nazionale delle Miniere, promossa dall’ISPRA, a Gravere l’associazione AIPSAM, Associazione culturale Il patrimonio storico-ambientale, aderisce all’iniziativa promuovendo la visita gratuita della miniera medievale del Rugèt. L’estrazione del minerale, sarebbe iniziata nel XIII secolo proseguendo con interruzioni alternate a periodi di ripresa degli scavi fino al 1825. Durante la visita sarà possibile entrare, a piccoli gruppi, accompagnati da una guida GAE, all’interno della miniera per circa 70 metri, utilizzando il primo traverso banco fino a raggiungere la prima camera di abbattimento. Orari visite 10-12 e 14-16, prenotazione obbligatoria al numero di telefono 339 6977791 o mail gabriele.barbangelo@gmail.com.

LA MINIERA DI GRAVERE

Poco sopra l’Arnodera esiste una cava argentifera formata da varie gallerie sotterranee di cui si ignora il periodo dal quale è stata sfruttata. Gli archivi ne conservano solamente il ricordo di un effimero tentativo di ripresa nel XVIII secolo. La cava è stata rivisitata nel settembre 1996 da un gruppo di speleologi dell’Università della Provenza che ha stilato un rapporto di visita che ora andiamo a rispolverare.

L’ORGANIZZAZIONE DELLO SPAZIO SOTTERRANEO

La rete visitata si sviluppa su circa una lunghezza di 450 metri e la gestione dello spazio sotterraneo sembra ben sfruttato. Si è riscontrato camere di estrazione, siti importanti come il “Canyon” ed i “traverso-banco”. Questi ultimi sono gallerie scavate in pezzi sterili di roccia e lo scopo è quello di rilevare tra di essi i cantieri di estrazione utili per la circolazione orizzontale degli uomini e dei materiali al fine di permettere l’estrazione. L’entrata all’interno della cava é possibile attraverso un “traverso-banco” d’accesso di 50 metri di lunghezza e più “traverso-banco” si sviluppano all’interno della rete.

LE GALLERIE DI ESTRAZIONE

Tutte le gallerie di circolazione all’interno del Rouget hanno una forma perfettamente calibrata e regolare, a U rovesciata nelle quali si accede progressivamente accovacciati o a carponi. É certo che solo una piccola parte della rete é stata visitata. Ovunque si trovano frane e i lavori devono proseguire in estensione e in profondità. Possono esistere altre entrate, ma per localizzarle occorrerebbe fare una topografia sotterranea e un minuto prospetto della superficie.

I MINATORI

Generalmente i minatori si urtano sovente con i problemi di estrazione e di evacuazione degli sterri. Ovunque è stato possibile penetrare, la cava é secca. Invece, come capita di sovente riscontrare, una parte degli sterri è stata lasciata sotto terra. I suoli sui quali si avanza sono fatti di riporti di modo che risulta impossibile senza disostruzione conoscere la reale ampiezza delle parti scavate. Un abbaino di congiunzione é stato praticato tra uno dei “traverso-banco” e una cava di esportazione. Questo tipo di dispositivo si riscontra nelle gallerie “Renaissance” di origine germanica. Si tratta di un “Durschlag”, un semplice foro che permette ai minatori di comunicare tra di loro, facilitandone l’areazione ma che non doveva essere abbastanza grande da permettere il passaggio di una persona.

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