Gli Alpini della Valsusa hanno ricordato la presa del Monte Nero ad Exilles

EXILLES – Alpini della Valsusa: il ricordo del Monte Nero ad Exilles. Si è svolta la commemorazione della presa del Monte Nero mercoledì 16 giugno, ad Exilles. L’appuntamento è stato presso la cappella votiva. Si è tenuta una simbolica cerimonia di alzabandiera a ricordo della conquista del Monte Nero e dei suoi caduti. Alla cerimonia erano presenti i soci di ogni Gruppo della Sezione Valsusa. Poi la Protezione Civile e la Fanfara ANA Valsusa diretta dal Maestro Danilo Bellando. Il presidente degli Alpini della Valsusa Giancarlo Sosello, presente anche il sindaco Castellano, ricordando i soci “andati vanti” si è augurato un ritorno alle attività sociali quanto prima.

LA STORIA

La conquista del Monte Nero fu l’evento militare più importante della spallata data tra il 24 maggio 1915 e la metà di giugno dall’esercito italiano. Il monte, Krn in lingua slovena, è alto 2245 metri e fa parte di una catena che si sviluppa grosso modo tra Tolmino e Plezzo. Dal Monte Nero partivano due strade piuttosto mal ridotte ma assai importanti per i rifornimenti che confluivano nella conca alle spalle di Tolmino. La prima avanzata oltre l’Isonzo sulle falde del Monte Nero fu eseguita con truppe miste di Alpini e Bersaglieri la mattina del 31 maggio 1915. Nella notte tra il 13 e 14 giugno furono gli italiani a cercare di estendere l’occupazione del massiccio del Monte Nero in direzione della cima del Potoce. Dal comunicato del Comando Supremo sull’impresa. “Bisognava avanzare di notte senza farsi udire, inerpicandosi su rocce quasi a picco. Gli Alpini erano armati di fucile e bombe a mano”. Il 24 ottobre 1917, truppe austro-tedesche attaccarono e il Monte Nero tornava austriaco.

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