Il 26 gennaio diventa la “Giornata Nazionale della memoria e del sacrificio Alpino”

ROMA – La Camera dei Deputati ha dato prova di unità su di un tema che meritava avesse il sostegno di tutti. Il 26 gennaio è la data del Martirio degli Alpini a Nikolajewka. Dal prossimo anno essa sarà la Giornata Nazionale della Memoria e del sacrificio Alpino. Era il minimo che la Repubblica potesse tributare ad un Corpo che è sempre stato in prima linea durante tutte le varie  campagne, sia di guerra che di pace. Gli alpini hanno pagato un  altissimo prezzo, la Divisione Cuneense fu la Grande Martire. La battaglia di Nikolaevka combattuta il 26 gennaio 1943, durante la seconda guerra mondiale. Fu un feroce scontro tra le incalzanti truppe sovietiche e le forze residue dell’Asse. In caotico ripiegamento nella parte meridionale del fronte orientale, e costituì la fase cruciale e risolutiva della ritirata. Consentendo alle truppe in ritirata l’uscita dalla sacca.

IL FONDAMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

Da allora il Corpo degli Alpini si è sempre distinto, è in prima linea nell’aiutare chi ha bisogno, non mancano mai alle raccolte del Banco Alimentare, sono sempre attivi e presenti per le operazioni di protezione civile. Il terremoto del Friuli dimostrò, per primo, la grande efficienza degli alpini in armi e di quelli in congedo, da quel triste giorno del 1976 gli Alpini diedero vita, a quella che oggi è la Protezione Civile Nazionale.

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