GIAVENO – Oggi è una di quelle giornate dove tutti i tuoi sacrifici da volontario vengono ricambiati. Questa mattina ritrovato sulla provinciale tra Giaveno e Avigliana un piccolo di cinghiale che scorazzava per la strada. Evidente che la mamma distratta dalle auto si sia allontanata e il piccoletto sia rimasto sulla strada in balia delle auto. Prelevato e rifocillato con biberon (come consigliato telefonicamente dal CANC), nel pomeriggio lo abbiamo portato presso il centro animali non convenzionali di Grugliasco.
CURIOSITA’
Originario dell’Eurasia e del Nordafrica, nel corso dei millenni il cinghiale è stato a più riprese decimato e reintrodotto in ampie porzioni del proprio areale e anche in nuovi ambienti, dove si è peraltro radicato talmente bene, grazie alle sue straordinarie doti di resistenza e adattabilità, che viene considerato una delle specie di mammiferi a più ampia diffusione ed è arduo tracciarne un profilo tassonomico preciso, in quanto le varie popolazioni, originariamente pure, hanno subito nel tempo l’apporto di esemplari alloctoni o di maiali rinselvatichiti.
COMBATTENTE?
Da sempre considerato al contempo una preda ambita per la sua carne e un fiero avversario per la sua tenacia in combattimento, solo nel corso del XX secolo ha cessato di essere una fonte di cibo di primaria importanza per l’uomo, soppiantato in questo dal suo discendente domestico, il maiale. Il cinghiale ha costituzione massiccia, con corpo squadrato e zampe piuttosto corte e sottili. Ciascun piede è dotato di quattro zoccoli, dei quali i due anteriori, più grossi e robusti, poggiano direttamente sul terreno, mentre i due laterali sono più corti e poggiano sul terreno solo quando l’animale cammina su terreni soffici o fangosi, favorendo una migliore distribuzione del peso e impedendogli di sprofondare.
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