Giaveno: l’Unione Val Sangone chiede la riapertura del Polo Sanitario

Giaveno Polo SanitarioGiaveno Polo Sanitario

GIAVENO – L’Unione Montana Val Sangone ho inviato una lettera a Cirio, all’Assessore alla Sanità, ai dirigenti dell’Asl TO 3 la richiesta di riapertura del Polo Sanitario. La lettera è stata firmata dai sei sindaci della valle. La motivazione della chiusura era la mancanza di personale nel momento peggiore dell’emergenza sanitaria. Quindi la necessità di utilizzare i medici e gli infermieri che lavoravano in questi punti di primo intervento nella gestione della crisi. Adesso l’Unione chiede il ripristino del del Polo Sanitario.  La struttura è indispensabile sia per quanti siamo in valle, più di 30 mila cittadini. Sia per coloro che in questo periodo estivo si aggiungeranno, come i villeggianti estivi e quelli occasionali. Le borgate della Val Sangone sono distanti dall’Ospedale più vicino, Rivoli. Se senza un servizio efficiente di trasporto pubblico.

IL POLO SANITARIO

I tanti tagli alla sanità pubblica degli anni passati ha portato a questa situazione di emergenza. Con carenza di posti letto e di personale sanitario e sono stati criticati da tutte le parti politiche oltre che dalla popolazione. Nel corso del tempo purtroppo l’ospedale di Giaveno, adesso Polo Sanitario, è stato spogliato un pezzo per volta. L’Ospedale è stato costruito a partire dal 1719 grazie alla generosità dei nostri concittadini e valligiani. Era un servizio di eccellenza. Ad oggi le agende per le prenotazioni risultano ancora chiuse e che i nostri medici di base non possono ancora prenotare le visite nel nostro ospedale. Spiegano nella lettera. “La salute è il dono più importante e avere un Punto di Primo Intervento è fondamentale per tutta la nostra Valle. Una richiesta che non può che incontrare l’interesse di tutta la popolazione“.

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