Giaveno: la piscina, luogo di aggregazione sociale e sportiva, deve riaprire. Attivata la raccolta firme

GIAVENO – La piscina di Giaveno, costretta alla chiusura per due anni in seguito alle restrizioni Covid, ha accumulato un consistente debito dovuto al mancato pagamento degli affitti arretrati e il 23 luglio dovrà riconsegnare le chiavi al Comune.

LA PISCINA DI GIAVENO DEVE RIAPRIRE

Riteniamo la piscina un fondamentale luogo di aggregazione sociale e sportiva sia per l’infanzia, sia per le famiglie, sia per i più anziani che possono godere di corsi di ginnastica acquatica “dolce”, senza contare l’importante attività ludica e di svago per i più piccoli“, così Alberto Busca, Coordinatore del Comitato della Buona Destra di Giaveno.

PER LO SPORT IN CITTÀ

A cavallo di un’estate torrida e in pieno incremento turistico di chi ha scelto Giaveno come luogo di villeggiatura sembra assurdo dover sopprimere quella che ovunque rappesenterebbe una ottima alternativa per lo svago e lo sport“, continua Busca. Buona Destra propone il rilancio delle attività natatorie e ludiche mediante apposita campagna comunale che valorizzi la struttura e la renda fruibile al maggior pubblico possibile; propone il diretto coinvolgimento dell’Assessore allo sport e alla cultura affinchè promuova una serie di iniziative (competizioni, giochi, spettacoli) che coinvolgano giovani e famiglie e incentrate su attività natatorie e acquatiche.

LA STRUTTURA

Considerata l’importanza che una struttura quale la piscina riveste per la popolazione giavenese, riteniamo la sua chiusura non solo una non soluzione che costringerà gli utenti a rivolgersi a strutture analoghe in città vicine, incrementando lo spostamento in auto e un’inutile perdita di tempo, ma una privazione grave per coloro che necessitano della struttura per cure mediche e fisioterapiche“, aggiunge Busca. “Facciamo notare che il problema del mancato guadagno in merito agli affitti arretrati non solo non si risolve chiudendo la piscina, ma potrebbe trovare un reciproco vantaggio tra il Comune e la gestione, semplicimente concordando un piano di rientro di buon senso che tenga conto anche degli investimenti effettuati, nel tempo, dalla gestione, considerato anche che il fermo causa Covid non piuò certo essere imputabile a chi si è ritrovato costretto a chiudere“, conclude Busca.

LA RACCOLTA FIRME

Buona Destra propone l’apertura di un tavolo finalizzato al mantenimento della struttura e delle sue attività, in considerazione del fatto che la chiusura rappresenterebbe solo una bruciante sconfitta, una pessima pubblicità, un evitabile segnale di resa di fronte ai cittadini. Per questo, come Buona Destra, abbiamo attivato una raccolta firme contro la chiusura della piscina di Giaveno a cui tutti i cittadini possono aderire a questo link https://chng.it/LjvjNd4ntn.

(comunicato Buona Destra)

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