GIAVENO – Giaveno: la maggioranza di Giacone salta, uscita di alcuni consiglieri dall’aula.
A GIAVENO IN CONSIGLIO COMUNALE
Con l’avvicinarsi delle elezioni amministrative di Giaveno del prossimo anno e la non ricandidabilità del sindaco uscente Carlo Giacone, già al secondo mandato, iniziano le prime manovre per i futuri candidati. Il primo atto fu la composizione, in seno alla maggioranza, del Gruppo Consiliare “Giaveno Civica” con i Consiglieri Comunali: Raffaella Vercelli, Vincenza Calvo, Mauro Morisciano ed Ermanno Neirotti.
Nell’ultimo Consiglio Comunale è andata in scena una delle pagine più inaspettate della storia di questa assemblea, quando metà dei consiglieri della maggioranza del Sindaco Carlo Giacone hanno abbandonato l’aula in segno di protesta all’inizio della seduta. Dopo l’appello, infatti, se ne sono andati gli assessori Edoardo Favaron e Concetta Zurzolo, con i consiglieri Ermanno Neirotti, Raffaella Vercelli, Murdocca Valter, Vladimiro Colombo in aperto dissenso con il primo cittadino, reo di averli accantonati ed aver ignorato le loro istanze.
“Noi dell’opposizione – spiegano Daniela Ruffino, Carmela Casile e Alberto Portigliatti – siamo rimasti in aula per la discussione di due importanti mozioni presentate dal nostro gruppo, Per Giaveno, riferite ai fondi del PNRR e alle problematiche di abbandono di Borgata Ponte Pietra. Abbiamo anche dovuto assistere all’ennesimo irrispettoso teatrino di alcuni consiglieri di maggioranza, che ridevano mentre la consigliera Carmela Casile illustrava la nostra mozione. Giacone è come il Titanic che mentre affonda alcuni passeggeri continuano a brindare e festeggiare senza rendersi conto che la fine si avvicina. E così è stato. Il nostro gruppo ha ribadito che amministrare significa amare la comunità, significa saper ascoltare le istanze dei cittadini, soprattutto i più bisognosi ed anche creare momenti di condivisione con le opposizioni. Tutte qualità che sono sempre mancate in questa maggioranza. Dopo le mozioni presentate – e approvate- anche noi dell’opposizione abbiamo deciso di lasciare l’aula e sono rimasti in cinque, troppo pochi per tenere in piedi il loro teatrino e garantire il numero legale per cui il Consiglio è stato sospeso. Oltre agli insulti e comportamenti non professionali, ora dobbiamo anche leggere l’ultimo post del sindaco dove lancia pesanti insinuazioni verso il gruppo e quindi verso la comunità. Abbiamo sopportato anche troppo, adesso dobbiamo mettere fine questo scempio mediatico e politico. Altrimenti a rimetterci saranno solo e soltanto i giavenesi per le tante occasioni mancate, si meritano un governo cittadino migliore, anche se dovranno aspettare ancora questi mesi per ottenerlo“.
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