GIAVENO – Famiglie e autismo: se ne parla a Giaveno con “Non solo il 2 aprile”.
A GIAVENO NON SOLO IL 2 APRILE
Venerdì 15 marzo alle ore 21 in Sala Consigliare, a Giaveno, si terrà la serata evento sul tema dell’autismo. Il titolo, “Non solo il 2 aprile”, chiarisce sin da subito il fine dell’incontro. L’idea infatti, nasce dal grido di aiuto che alcune famiglie hanno lanciato perché manifestano l’esigenza di un’attenzione costante sulla questione. Troppo spesso si parla di autismo solo nella giornata dedicata, il 2 aprile appunto, ma la battaglia che sostengono le famiglie è quotidiana. Per questo motivo, la volontà della serata è quella di raccontare l’esperienza viva delle persone che affrontano giorno per giorno questo disturbo, cercando di far capire che cosa significa davvero convivere con l’autismo. Interverranno: specialisti del settore che racconteranno il percorso clinico, le associazioni che lavorano su questa tematica e testimoni diretti che racconteranno la loro esperienza personale. L’evento è un momento importante per rafforzare la consapevolezza sul tema, ma soprattutto per far comprendere a tutte le famiglie che non sono sole nelle tante lotte che fronteggiano e che una comunità solidale è un aiuto fondamentale su cui poter contare.
GLI INTERVENTI
Carmela Casile introduce la serata, poi Beatrice Servetti, Gianluca Solito, Elena Giacometti, Daniela Mesiti, Laura Pagliera, Michela Peronetto, Loretta Costantino, Matteo Guglielmo e Franca Giusti. Un programma fitto con persone e professionalità che hanno dedicato attenzione a questo importante tema. Il 2 aprile è la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull’Autismo (WAAD, World Autism Awareness Day) istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’ONU. La ricorrenza richiama l’attenzione di tutti sui diritti delle persone nello spettro autistico. I disturbi dello spettro autistico (Autism Spectrum Disorders, ASD) sono un insieme eterogeneo di disturbi del neurosviluppo caratterizzati da: compromissione qualitativa nelle aree dell’interazione sociale e della comunicazione modelli ripetitivi e stereotipati di comportamento, interessi e attività. I sintomi e la loro severità possono manifestarsi in modo differente da persona a persona, conseguentemente i bisogni specifici e la necessità di sostegno sono variabili e possono mutare nel tempo. Per questo è fondamentale progettare interventi individualizzati e calibrati su bisogni specifici.
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