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sabato, 12 Ottobre 2024

Emergenza energia: 40 miliardi di extra-costi

TORINO – Emergenza energia: 40 miliardi di extra-costi. Impatto devastante: rischio di deindustrializzazione e minaccia alla sicurezza nazionale. Incontro dei Presidenti delle Confindustrie di Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto con gli assessori allo Sviluppo economico (Comunicato Confindustria).

CONFINDUSTRIA: L’INCONTRO

Si ĆØ svolto un incontro straordinario tra i Presidenti Annalisa Sassi (Confindustria Emilia-Romagna), Francesco Buzzella (Confindustria Lombardia), Marco Gay (Confindustria Piemonte), Enrico Carraro (Confindustria Veneto) e gli assessori allo Sviluppo Economico Vincenzo Colla (Emilia-Romagna), Guido Guidesi (Lombardia), Andrea Tronzano (Piemonte) e Roberto Marcato (Veneto). Al centro dellā€™incontro lā€™emergenza energetica che, in assenza di quelle misure di contenimento dei prezzi richieste da mesi dalle imprese, sta paralizzando il sistema industriale italiano con il forte rischio di deindustrializzare il Paese mettendo a repentaglio la sicurezza e la tenuta sociale nazionale.

L’APPELLO

In linea con lā€™appello del Presidente nazionale, Carlo Bonomi, si ĆØ sottolineato che la situazione ha caratteri di straordinarietĆ  e urgenza indifferibile, perchĆ© ĆØ impossibile mantenere la produzione con un tale differenziale di costo rispetto ad altri paesi (UE e extra UE) nostri competitor, con lā€™effetto di colpire non solo le imprese esportatrici dirette, ma anche tutta la filiera produttiva, con un effetto pesantemente negativo sulle piccole e medie imprese intermedie nella filiera. Ulteriore effetto ĆØ lā€™annullamento del rilancio economico post pandemia, in particolare nelle ricadute sui territori che vedono unā€™erosione drammatica di competitivitĆ  rispetto ad altri Paesi limitrofi. Eā€™ chiaro ormai che ogni risorsa deve essere destinata prioritariamente a questa emergenza.

I COSTI ENERGETICI

I rappresentanti delle Confindustrie delle quattro regioni hanno presentato agli assessori i dati relativi agli incrementi dei costi energetici dal 2019 al 2022 nelle quattro regioni piĆ¹ importanti per il tessuto industriale italiano: dai dati emerge che, mentre nel 2019 il totale dei costi di elettricitĆ  e gas sostenuti dal settore industriale delle quattro regioni ammontava a circa 4,5 miliardi di Euro, nel 2022 gli extra-costi raggiungeranno ā€“ nellā€™ipotesi piĆ¹ ottimistica rispetto allā€™andamento del prezzo – una quota pari a circa 36 miliardi di Euro che potrebbe essere addirittura superiore ai 41 miliardi nello scenario di prezzo peggiore. Con una situazione del genere, le ricadute non saranno solo sulle imprese ma su tutta la societĆ , con evidenti effetti di tenuta sociale ed economica per i lavoratori e le loro famiglie e per lā€™intero Paese.

UNA PROGRAMMAZIONE ENERGETICA NAZIONALE

Ferma restando la necessitĆ  di definire, fin da subito, una programmazione energetica nazionale con interventi e investimenti a medio-lungo termine in grado di assicurare la sicurezza e la sostenibilitĆ  della produzione energetica e delle forniture di gas, i Presidenti Sassi, Buzzella, Gay e Carraro hanno dichiarato che le imprese non possono attendere un giorno di piĆ¹ quelle misure necessarie a calmierare i prezzi di gas ed energia elettrica, tra cui:

  • Introduzione di un tetto al prezzo del gas (europeo o nazionale).
  • Sospensione del meccanismo europeo che prevede lā€™obbligo di acquisto di quote ETS a carico delle imprese.
  • Riforma del mercato elettrico e separazione del meccanismo di formazione del prezzo dellā€™elettricitĆ  da quello del gas.
  • Misure per il contenimento dei costi delle bollette con risorse nazionali ed europee.
  • Destinazione di una quota nazionale di produzione da fonti rinnovabili a costo amministrato allā€™industria manifatturiera.

LE CONFINDUSTRIE

Le Confindustrie di Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto, hanno apprezzato la sensibilitĆ  e lā€™attenzione delle Regioni, che si sono trovate concordi sulla gravitĆ  dellā€™emergenza e lā€™insostenibilitĆ  della situazione, e al fine di evitare drammatiche ricadute economiche e sociali invitano tutte le forze politiche – anche in questa fase di campagna elettorale ā€“ a sostenere con decisione lā€™impegno del Governo in carica nella difficile trattativa con gli altri Paesi a livello europeo per lā€™introduzione di un tetto al prezzo del gas. Il tempo ĆØ ampiamente scaduto e una decisione in sede UE in questo senso non ĆØ piĆ¹ differibile.

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