Elio Pallard e la Sacra di San Michele sull’olimpo della fotografia mondiale

Sacra di San MicheleSacra di San Michele

GIAVENO- Elio Pallard e la Sacra di San Michele sull’olimpo della fotografia mondiale. “È incredibile, non me lo aspettavo; sono ancora emozionato!“. Sono queste le prime parole pronunciate dal fotografo amatoriale giavenese Elio Pallard. Dopo avere saputo che la sua foto, intitolata “La Sacra ammantata dalla neve” si è classificata seconda a livello mondiale nel concorso denominato “Wiki Loves Monuments” e promosso da Wikipedia. Con quella foto, Pallard, insegnante di Educazione Fisica del Liceo Pascal in pensione, si era già classificato primo a livello regionale e terzo a livello nazionale. Le prime 10 foto di ciascuna nazione hanno così potuto partecipare alla finalissima internazionale. Il cui responso è arrivato un paio di giorni fa, mentre ieri, venerdì 11 dicembre, a Milano, si è tenuta la premiazione nazionale. L’immagine classificatasi prima è invece stata scattata in Germania, con l’ausilio di un drone. Una grande soddisfazione, non c’è che dire, tanto per La Val Sangone quanto per la Val di Susa, di cui la Sacra di San Michele è guardiana inesorabile da oltre un millennio.

LA SACRA DI SAN MICHELE

La Sacra di San Michele è i monumento simbolo della Regione Piemonte. E’ il luogo che ha ispirato lo scrittore Umberto Eco per il best-seller Il nome della Rosa. Si tratta di un’antichissima abbazia costruita tra il 983 e il 987 sulla cima del monte Pirchiriano. E’ a 40 chilometri da Torino. Dall’alto dei suoi torrioni si possono ammirare il capoluogo piemontese e un  panorama mozzafiato della Valsusa.  All’interno della Chiesa principale della Sacra, risalente al XII secolo, sono sepolti membri della famiglia reale di Casa Savoia. L’edificio è dedicato al culto dell’Arcangelo Michele, difensore del popolo cristiano. L’insieme religioso s’inserisce all’interno di una via di pellegrinaggio che va da Mont Saint-Michel, in Francia, a Monte Sant’Angelo, in Puglia.

LA STORIA

La storia, il valore spirituale e il paesaggio che la circonda rendono la Sacra una meta di richiamo per visitatori da tutta Europa. Pellegrini, fedeli, turisti, ma anche sportivi che vogliono mettersi alla prova. Dive? In percorsi di arrampicata o dedicati alla mountain-bike. La Sacra di San Michele offre al suo pubblico visite  ed eventi a cura della Comunità religiosa. Dei collaboratori o dei volontari durante tutti i mesi dell’anno. I diversi luoghi di interesse storico, architettonico e pittorico sono accessibili anche ai disabili. Ci si gode anzitutto il percorso nel verde e, a mano a mano che si sale, lo splendido panorama e l’imponente massiccio della facciata. Una volta raggiunto l’ingresso dell’Abbazia, la Sacra è pronta a svelare alcuni dei suoi elementi più suggestivi.

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