È possibile aprire un conto corrente se si è segnalati o protestati?
È POSSIBILE APRIRE UN CONTO CORRENTE SE SI È SEGNALATI O PROTESTATI?
Esistono diverse circostanze, che possono avere le più svariate motivazioni, in cui un privato cittadino, un libero professionista o un’azienda non sono in grado di far fronte ai loro impegni finanziari. Ciò porta inevitabilmente al mancato pagamento dei debiti che essi hanno contratto con un’altra persona, con un’azienda o con enti pubblici o privati ecc. In questi casi si può risultare protestati oppure segnalati al CRIF (Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria) o al CAI (Centrale di Allarme Interbancaria) come cattivi pagatori. Il primo caso si verifica qualora non si onorino determinati titoli di credito come per esempio un assegno bancario, un assegno postale, una cambiale oppure un vaglia cambiario. Il secondo caso si ha se non si pagano prestiti finalizzati o non finalizzati, rate di mutui o debiti di altro genere. Si tratta di situazioni piuttosto critiche perché minano il merito creditizio di un soggetto e comportano di solito il rifiuto, da parte degli istituti di credito, dell’apertura di un conto corrente o della concessione di un prestito, di un mutuo ecc. In questi casi, i soggetti segnalati o protestati possono prendere in considerazione l’apertura di un conto corrente protestato (o conto corrente per protestati), un prodotto finanziario appositamente dedicato a tali soggetti. Scopriamone le caratteristiche.
SI PUÒ APRIRE UN CONTO CORRENTE SE SEGNALATI O PROTESTATI?
Il nostro ordinamento giuridico non prevede alcun divieto ai soggetti segnalati o protestati di aprire un conto corrente. Vi sono a tal proposito società di servizio che propongono conti correnti per protestati o segnalati; sono conti bancari di moneta elettronica dotati di IBAN e che possono essere usati tramite carte di debito per effettuare la maggior parte delle transazioni tipiche dei conti correnti tradizionali: pagamento di utenze domestiche, pagamento di bollettini postali, MAV, F24, ricariche telefoniche, transazioni online, ricezione ed effettuazione di bonifici, domiciliazione di stipendio o pensione, addebito di pagamenti rateali, versamenti in contanti ecc. Tutte queste operazioni sono possibili dopo che sul conto sarà stato memorizzato, in seguito al ricevimento di fondi, un valore monetario elettronico che costituisce un credito nei confronti dell’istituto che ha emesso il conto corrente.
QUALI SONO LE DIFFERENZE DI UN CONTO PER PROTESTATI E SEGNALATI CON UN CONTO TRADIZIONALE?
È necessario precisare che, nonostante le molte analogie, vi sono due sostanziali differenze fra un conto per protestati e un conto corrente tradizionale. Nel caso del primo, infatti, non è possibile né versare né emettere assegni bancari. Inoltre, non è prevista la possibilità del saldo negativo; un conto corrente per protestati infatti opera soltanto su base attiva: non si può cioè richiedere il cosiddetto scoperto di conto (fido bancario).
APERTURA DEL CONTO CORRENTE PER PROTESTATI E SEGNALATI: COME FUNZIONA?
L’apertura di un conto corrente per protestati o segnalati può essere richiesta da privati cittadini, liberi professionisti e aziende ed è una procedura che può essere effettuata online dopo un colloquio preliminare con la società che offre il servizio e dopo l’invio di vari documenti. Si precisa che l’apertura del conto non è scontata; la decisione ultima infatti spetta sempre all’istituto di credito che emette il conto ed esso può non concederne l’apertura e peraltro non è tenuto a fornire spiegazioni al riguardo. Molto spesso la mancata concessione è dovuta a motivazioni molto gravi come per esempio una condanna per bancarotta fraudolenta o per altri reati gravi contro il patrimonio.