E’ morto Tullio Forno: storico, editorialista e studioso della Segusium e della Valle di Susa

Tullio FornoLino Perdoncin, Tullio Forno e Piero Del Vecchio

La Botega del Gelatè

SUSA – E’ morto Tullio Forno: storico, editorialista e studioso di Segusium e della Valle di Susa. È mancato venerdì scorso, 27 marzo, all’età di 95 anni presso la casa per anziani di San Candido a Murisengo, in provincia di Alessandria, dove risiedeva da una ventina di anni. Da qualche mese non godeva più di buona salute ma era lucido, attento e acuto nei ragionamenti, come sempre, ancora di buon umore. Era conosciuto in Valle di Susa per le numerose lezioni tenute nelle Università della Terza Età di Susa, Sant’Antonino, Condove e per essere stato per quattro anni (1997–2001) il direttore della rivista Segusium e vice presidente dell’omonima Società di ricerca e studi valsusini. Rivista che aveva contribuito a risollevare a partire dalla metà degli anni novanta d’intesa con l’amico e presidente di Segusium Lino Perdoncin.

ORGANIZZATORE CULTURALE

Una collaborazione attiva, la sua, nel lavoro redazionale, nell’organizzazione del Convegno “Culture e tradizioni in Valle di Susa e nell’Arco alpino occidentale” ed infine dando volto nuovo e rinnovato smalto all’attività culturale dell’Associazione. Era nato a Zanco di Villadeati il 5 ottobre del 1924. La sua non fu un’infanzia facile a causa di una cataratta infantile. La potè operare solo in età adulta, ma ha avuto la fortuna di una famiglia che lo ha sostenuto nella volontà di studiare. Conosce la guerra e la scelta partigiana, a 19 anni è nella Divisione autonoma Monferrato ed opera nel triangolo Casale, Chivasso, Asti dove incontra Mario Allara, poi rettore dell’Università di Torino e Filippo Origlia, sergente maggiore degli Alpini. Si laurea in lettere nel 1952 a Torino, lavora alla Gazzetta del Popolo, poi ai Servizi culturali voluti da Adriano Olivetti. Infine a Milano per Garzanti e Vallardi editore.

A SUSA

Raggiunta la pensione Tullio Forno sceglie Susa come buen retiro. Riprende l’attività culturale interrotta negli ultimi anni di lavoro. Studioso dell’Ottocento piemontese e del Risorgimento. E’ autore per conto dell’Automobile Club d’Italia del libro “I castelli del Piemonte” (1967). Poi “Erano onorevoli e galantuomini. Gli uomini che hanno fatto l’Italia” presso Piemonte in bancarella (1995) e di diversi articoli di storica locale pubblicati su Segusium o presso Case editrici piemontesi. Meno nota la sua passione politica, è stato negli anni sessanta vicesegretario nazionale della Gioventù Federalista Europea e componente del Bureau Européen a Parigi e successivamente consigliere comunale a Zanco per un decennio.

Tullio Forno

Tullio Forno

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