Dichiarazione Imu: quando è obbligatoria ed entro quando va presentata

Dichiarazione Imu

Dichiarazione Imu: quando è obbligatoria ed entro quando va presentata. La Dichiarazione Imu va presentata dai contribuenti che devono comunicare al proprio Comune variazioni di dati ed elementi che incidono sul calcolo dell’imposta dovuta. L’adempimento si applica nei soli casi in cui l’amministrazione locale non è a conoscenza delle informazioni in oggetto. La dichiarazione va presentata entro il 30 giugno dell’anno successivo a quello in cui sono intervenute le variazioni. Se esse sono intervenute nel 2020, il modello va compilato entro il 30 giugno 2021. L’adempimento grava anche su chi ha beneficiato di esenzioni nel 2020. Ecco una breve guida.

CHI DEVE PRESENTARE LA DICHIARAZIONE

La Dichiarazione Imu va presentata da chi ha cessato di essere soggetto passivo dell’imposta e da chi ha iniziato ad esserlo. In caso di condomini l’adempimento spetta all’amministratore, per gli immobili in leasing l’obbligo spetta al locatario, entro 90 giorni dalla stipula del contratto. Nelle multiproprietà la dichiarazione va presentata dall’amministratore del condominio o della comunione, mentre nel caso di immobili oggetto di misure cautelari o conservative a presentare il modello è il custode o l’amministratore giudiziario. Se ci sono più proprietari o in caso di nuda proprietà o usufrutto, ogni titolare deve inviare la Dichiarazione Imu per la propria quota. In alternativa, si può presentare un modello congiunto comprensivo di tutti i titolari.

QUANDO BISOGNA PRESENTARE LA DICHIARAZIONE

Come sopraccitato, l’obbligo dichiarativo sorge nei casi in cui sono intervenute variazioni rispetto a quanto risulta dalle dichiarazioni già presentate.  Oppure nei casi in cui si sono verificate variazioni di cui il Comune non è a conoscenza, come ad esempio:

  • è stato acquisito o perso nel corso dell’anno il diritto all’esenzione Imu;
  • l’immobile non è più abitazione principale;
  • l’immobile è stato oggetto di locazione finanziaria o di un atto di concessione amministrativa su aree demaniali;
  • l’area è divenuta edificabile in seguito alla demolizione del fabbricato;
  • il terreno agricolo è divenuto area fabbricabile.

QUANDO LA DICHIARAZIONE NON VA PRESENTATA

La Dichiarazione Imu non va presentata quando le variazioni sono intervenute tramite atti notarili. I notai con il Modello Unico Informatico (MUI), effettuano la registrazione, la trascrizione, l’iscrizione e l’annotazione nei registri immobiliari, nonché la voltura catastale di atti relativi a diritti sugli immobili. In questi casi il Comune è già a conoscenza delle variazioni intervenute. Non vi è quindi l’obbligo di presentare la Dichiarazione Imu in caso di acquisti, vendite e dichiarazioni di successione.

CHI HA BENEFICIATO DI ESENZIONI DOVUTE AL COVID

I soggetti che nel corso del 2020 hanno beneficiato dell’esonero dal versamento dell’imposta per effetto dei vari decreti legati all’emergenza Covid-19 devono presentare la Dichiarazione Imu. Il Decreto Rilancio ha esentato dal pagamento della prima rata alcuni contribuenti, tra cui i titolari di stabilimenti balneari, agriturismi, ostelli ed altre attività similari. Il Decreto Agosto ha previsto l’esonero per il versamento della seconda rata Imu, per gli immobili:

  • adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, nonché immobili degli stabilimenti termali;
  • rientranti nella categoria catastale D/2 (alberghi e pensioni con fine di lucro) e relative pertinenze, quelli degli agriturismi, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi soggiorni, delle case e appartamenti per vacanze, dei bed & breakfast, dei residence e dei campeggi;
  • rientranti nella categoria catastale D in uso da parte di imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni. E nella categoria catastale D3 destinati a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e spettacoli;
  • destinati a discoteche, sale da ballo, night-club e simili.

Successivamente, con i due Decreti Ristori e Ristori bis sono state estese le categorie interessate dall’esonero del versamento della seconda rata.
Tutti i soggetti che hanno goduto di esenzioni devono presentare la dichiarazione entro il 30 giugno. Non si deve presentarne una nuova quando l’esenzione viene meno.

COME PRESENTARE LA DICHIARAZIONE

Il modello della Dichiarazione Imu è reperibile cliccando sul seguente link, mentre su questo link è possibile consultare le istruzioni. La dichiarazione può essere:

  • consegnata direttamente al Comune sul cui territorio sono ubicati gli immobili dichiarati; in tal caso, il Comune rilascia apposita ricevuta;
  • spedita in busta chiusa, a mezzo del servizio postale, mediante raccomandata senza ricevuta di ritorno, all’Ufficio tributi del Comune competente, riportando sulla busta la dicitura “Dichiarazione IMU 20_ _”, con l’indicazione dell’anno di riferimento. In tal caso, la dichiarazione si considera presentata nel giorno in cui è consegnata all’ufficio postale;
  • spedita tramite posta elettronica certificata (PEC).

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