Dall’Europa 1,5 miliardi di energia per rinnovare il Piemonte  

TORINO – Dall’Europa 1,5 miliardi di energia per rinnovare il Piemonte, presentato il programma 2021-2017 del fondo europeo di sviluppo regionale. Il presidente Alberto Cirio: “Mettiamo la benzina necessaria per tornare a correre facendo crescere l’occupazione e migliorando l’ambiente”. Quasi 1 miliardo e 500 milioni di euro: è la dotazione del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) su cui potrà contare il Piemonte da qui al 2027. Una cifra importante che si aggiunge agli altri due grandi fondi strutturali europei, il Piano di sviluppo rurale PSR (oltre un miliardo la dotazione nei prossimi 7 anni) e il Fondo sociale FSE (oltre 1,3 miliardi per la programmazione 2021-2027), che insieme alle risorse in arrivo con il Piano nazionale ripresa e resilienza PNRR e le risorse del Fondo di sviluppo e coesione (FSC) rappresentano una opportunità senza precedenti per lo sviluppo del territorio.

IN PIEMONTE

Intervenendo alla condivisione del programma predisposto dalla Regione con i portatori di interesse, avvenuta nel pomeriggio presso il Circolo dei Lettori di Torino, il presidente Alberto Cirio ha affermato che “è uno dei momenti più importanti del nostro mandato: mettiamo la benzina necessaria per riempire il serbatoio di un Piemonte che deve tornare a correre facendo crescere l’occupazione e migliorando l’ambiente e il territorio. L’analisi dei Programma 2014-21 ci ha dato gli spunti per non ripetere gli errori per quanto riguarda i ritardi in termini di capacità di spesa, che invece devono avvenire nei tempi e nelle modalità giuste. Noi vogliamo anticipare le esigenze dopo aver ascoltato tutti, dai portatori di interesse ai giovani, che dovranno vivere gli interventi che finanzieremo nel modo più efficace e meno burocratico possibile. Sono mesi che lavoriamo con l’Unione Europea, che tiene molto in considerazione la serietà degli interlocutori tecnici della Regione. Non per niente siamo riusciti ad ottenere 500 milioni in più”.

Un Piano ambizioso a cui il Piemonte si prepara da quasi due anni e che ha già visto, nella primavera del 2021, un primo momento di sintesi con l’approvazione del Documento strategico unitario, il testo che raccoglie le linee politiche di indirizzo per lo sviluppo del territorio nei prossimi 20 anni. Un documento che la Regione Piemonte ha voluto costruire in dialogo con tutto il territorio e, per la prima volta, anche ascoltando la voce dei giovani (più di 400 quelli che hanno preso parte ai momenti di consultazione dedicati a loro). Le sollecitazioni e i feedback arrivati in questo percorso sono confluite anche all’interno del Piano sul FESR predisposto dalla Regione, che ora arriva alle sue fasi di condivisione finale prima della presentazione ufficiale alla Commissione europea, Entro fine marzo , infatti, verranno raccolte le osservazioni del partenariato piemontese ed entro il 17 aprile il documento verrà trasmesso a Bruxelles. La Commissione Europea avrà quindi 5 mesi di tempo per l’approvazione: entro gennaio 2023 potranno partire i primi bandi .

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