Da Avigliana con Acsel in visita al termovalorizzatore di Torino

Da Avigliana con l'Acsel al Termovalorizzatore

AVIGLIANA – Con l’Acsel da Avigliana a Torino in visita al termovalorizzatore. Venerdì 21 giugno la Città di Avigliana con l’ACSEL SpA che si occupa di ambiente, raccolta e smaltimento rifiuti, di educazione e sensibilizzazione sulla raccolta. L’Acsel che opera nei 39 comuni della Valsusa, ha organizzato una visita con bus privato, all’inceneritore TRM di Torino. Una visita per poter conoscere da vicino il funzionamento di quest’impianto, il suo ruolo nel ciclo integrato dei rifiuti. Una visita per capire come viene recuperata l’energia dai rifiuti non differenziabili.

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LA FUNZIONE DEL TERMOVALORIZATORE

Il gruppo è stato accolto nel Centro Direzionale, da un personale molto cortese e preparato, dove si è svolta una presentazione preliminare sul ciclo integrato dei rifiuti e sul funzionamento del termovalorizzatore. Ci sono state quindi illustrate le regole di comportamento da tenere durante la visita all’impianto. Sono poi stati consegnati adeguati dispositivi di protezione individuale. Sia per lo “slide” in sala conferenze, che per la visita, il gruppo è stato direttamente accompagnati dal direttore generale del TRM ingegner Claudio Mazzari. Una visita che ha permesso di visionare i punti più salienti del mastodontico impianto, rispondendo alle domande più svariate e ai legittimi timori sull’inceneritore.

PER DIFENDERE L’EQUILIBRIO DELL’ECOSISTEMA

Con l’Acsel da Avigliana a Torino nella visita al termovalorizzatore in sintesi è emerso che nessuna opera per ecologica che sia può essere a impatto “zero” per l’ambiente. Vanno sempre soppesati costi e benefici per una struttura all’avanguardia che rispetta rigorosamente le direttive europee in atto. Tanto più, per concludere, su quanto ci ha fatto notare il direttore dell’impianto e cioè che solo cinquant’anni fa si smaltivano i rifiuti bruciandoli direttamente. La vita rispetto al passato si è allungata notevolmente e con l’incremento demografico attuale sarebbe impensabile tornare indietro. Quindi senza demonizzare o inneggiare, se non a ragion veduta, verso questi impianti, bisogna tener conto che sono molto più inquinanti le discariche abusive o non controllate, verso le quali va condotta una vera campagna di sensibilizzazione e di maggior conoscenza, per poter davvero difendere il nostro delicato ecosistema.