Condove: quando nell’Ottocento Palazzo Bugnone doveva diventare la scuola del paese

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CONDOVE – Un tuffo nella storia di Condove, alla fine dell’Ottocento. Regno d’Italia, qualche anno l’unificazione, con la città sotto la Provincia di Susa come Mandamento. Il mandamento del Regno d’Italia era una suddivisione amministrativa italiana, a livello sovracomunale, intermedia tra il circondario e il comune che svolgeva funzioni amministrative e giudiziarie. Fu introdotta nel Regno di Sardegna con l’editto di Vittorio Emanuele nel 1814, rivista e rimasta vigente amministrativamente fino al 1923 con il Regno d’Italia. Per comprendere cos’era Condove prima dell’industrializzazione, Bauchiero arrivò nel 1906, è utile scorrere nell’annuario del Regno, datato 1896, Condove descritto con sei caffettieri, quattro panettieri, un medico e due sarti.

GLI ANNI DEL MANDAMENTO

Nell’annuario del Regno d’Italia, data 1896, il Mandamento di Condove era così descritto. “A levante di Susa, sulla sponda sinistra del torrente Gravio. Prodotti. Cereali, frutta, uve, castagne, patate, legna, fieno e burro. Corsi d’acqua. Dora Riparia e Torrente Gravio. Ufficio postale, Ufficio telegrafo e stazione lovale ferroviaria sulla linea Torino-Modane. Dista 1 Km dal servizio omnibus. Fiere. Aprile, giugno e ottobre. Mercati. Ogni Mercoledì. Albergatori. Peretti Enrico. Caffettieri. Crosserio Ferdinando, Gagnor Giac, Montabone Delfino, Quaglino Domenico, Bronzino Fedele, Serratrice Luigi. Calzature (Negozi) Col Anselmo, Davì fratelli. Distillerie di spiriti. Ferrero, Maestri. Poi i Fabbri. Col Celestino, Mondino Giacomo. Molini. Borla Emilio, Bruno Vito, Calcagno Giacomo. Panettieri. Olivero Vincenzo, Quaglino Montabone Giacinto, Rocci Giuseppe e Soffietto Domenico. Quindi Paste alimentari. Martinacci Marcellino. Pizzicagnoli. Richiardi Pietro. Prodotti chimici. Ferrero Maestri e Comp. Sarti. Bronzino Fedele e Nocuri Giovanni. Professionisti. Avvocati. Bruno Giustino. Farmacisti. Quenda Attilio. Medici Chirughi. Gonella G.B. Notai. Cantor Domenico“.

PALAZZO BUGNONE DIVENTA SCUOLA?

Il palazzo  fatto costruire da Vincenzo Bugnone, già sindaco di Condove e Consigliere Provinciale, con la strada di accesso al paese, ora via Torino nel 1830. Il palazzo era destinato alla residenza in affitto o in proprietà ma ebbe grandi difficoltà ad essere inserito nel mercato immobiliare. Così Bugnone ne propose la vendita al Comune di Condove che intendeva costruire le nuove scuole elementari. La proposta non ebbe seguito e l’amministrazione preferì costruire il nuovo edificio scolastico. Poi fu costruita la piccola piazza che venne dedicata a Gaspare Bugnone, figlio di Vincenzo e pittore di una certa fama. Questo nato nel 1829 frequentò l’Accademia Albertina e diversi studi a Parigi.

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