CONDOVE – A Condove il nuovo presidente dell’associazione culturale e storica Vox Condoviae è Luca Davì. Nonostante la giovanissima età, un veterano del gruppo. Nel direttivo sono entrati Massimiliano Richiero, Chiara Carnino, Veronica Sfara, Giacomo Munaretti. Poi Giulia Ablutone e Andrea Benato. Alla presidentessa uscente, che adesso deve destreggiarsi con un armigero piccolo piccolo, Irene Scacchi è andato l’abbraccio di tutto il gruppo. Volete diventare cavalieri e dame medioevali? L’appuntamento è per chiunque voglia divertirsi e vivere la storia in presa diretta a Condove con Vox Condoviae.
IL CASTELLO
In realtà è soltanto a partire dal XIII secolo che il castello di Condove è citato menzionato in una certifica notarile riguardante i territori dove i conti di Savoia esercitavano i diritti di baronia. In quel periodo esso costituiva il centro di una delle castellanie abbaziali di San Giusto di Susa ed era anche sede di tribunale e di carcere. Per questo, normalmente ospitava un esiguo numero di soldati. I Conte Verde. Amedeo, secondo Samuel Guichenon, era il figlio primogenito di Aimone di Savoia, detto il Pacifico, Conte di Savoia e Conte d’Aosta e Moriana e della moglie, Violante Paleologa, che, sempre secondo Samuel Guichenon, era figlia Teodoro I del Monferrato, principe di Bisanzio e marchese del Monferrato, e della moglie, Argentina Spinola, che, secondo il Rerum Italicarum scriptores, volume XI era figlia del Capitano del Popolo di Genova, Opizzino Spinola, e della moglie, Violante di Saluzzo.
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