Condove, il Sindaco dopo l’incontro con gli ambulanti non alimentari scrive a Roma e alla Regione Piemonte

CONDOVE – Il Sindaco di Condove, Jacopo Suppo, dopo l’incontro con gli ambulanti non alimentari ha scritto a Roma e alla Regione Piemonte. “Per dar seguito a quanto concordato durante l’incontro di mercoledì con gli ambulanti del settore extra alimentare, questa mattina ho inviato una lettera ai Ministri Giorgetti e Speranza, al Presidente Cirio e all’assessore regionale Poggio. Lettera sottoscritta e condivisa da tutti i colleghi sindaci della valle, che ringrazio per aver subito sostenuto questa iniziativa. Chiediamo attenzione per questo settore, il suo ritorno nei mercati il prima possibile e diamo, come sempre, massima disponibilità a lavorare per garantire sicurezza e vigilanza ai mercati. Nella speranza che, come pare, il Piemonte torni in zona arancione da martedì, auspichiamo che le rimostranze di questi giorni spingano i legislatori ad una maggiore attenzione per questo comparto fin dai prossimi giorni“.

MERCOLEDI’

Mercoledì mattina un gruppo di una quarantina di ambulanti di generi extra alimentari aveva incontrato il sindaco di Condove Jacopo Suppo in piazza. In merito il Sindaco aveva scritto: “Questa mattina, insieme all’assessore Riccardo Beltrame, ho incontrato una rappresentanza dei tanti ambulanti extra alimentari che hanno la postazione presso il nostro mercato settimanale ma che non possono allestire i loro banchi causa ‘zona rossa’. Oggi sono scesi in piazza non per lavorare ma per far sentire la loro voce. Mi è sembrato doveroso essere al loro fianco, coinvolgendo anche i media locali. È una situazione molto pesante per questi lavoratori e per le loro famiglie, che da quasi un anno lavorano a singhiozzo, con ristori spesso insufficienti o in ritardo, senza garanzie. In questo anno abbiamo dimostrato come, nei piccoli mercati, si possano garantire tutte le misure di sicurezza necessarie, soprattutto con l’arrivo della bella stagione essendo questa una attività che si svolge all’aria aperta. Anche gli altri sindaci della valle sono stati messi a parte di questa protesta e, nelle prossime ore, chiederemo alle autorità regionali e nazionali la possibilità di far rientrare quanto prima in tutti i mercati questi lavoratori“.

LA VOCE DEGLI AMBULANTI

Siamo stanchi, siamo stufi e non ne possiamo più. Facciamo tanti mercati, ma questo di oggi è solo l’inizio. Perché siamo chiusi pur essendo all’aperto e non è possibile che le nostre merci siano vendute nei negozi, nei supermercati e nei centri commerciali, mentre noi siamo chiusi e moriamo di fame. Visto che ci chiudete, un sostegno deve arrivare o, se non arriva il sostegno, ci dovete fare lavorare. Noi chiediamo di lavorare. All’aperto siamo al sicuro e, visto che continuano ad arrivare le bollette da pagare, così non possiamo andare avanti“. Nei giorni scorsi gli ambulanti del settore non alimentare hanno portato in giro per la provincia di Torino e per l’intera Italia la loro protesta. Un dissenso volto a sensibilizzare la politica sul fatto che non possono vendere. Il Comune di Condove in un’ottica di piena collaborazione ha dunque concordato un incontro in cui parlare e confrontarsi in modo costruttivo. Intanto in questi giorni gli ambulanti dei mercati all’aperto hanno protestato in molte piazze italiane per chiedere l’immediata riapertura. Centinaia di commercianti hanno manifestato contro il lockdown imposto alle loro attività dal Governo. “Perché i grandi centri sono aperti e noi no?” si domandano. Chiedono l’immediata riapertura e sussidi di Stato all’intera categoria.

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