Condove: i lavori di “raddrizzamento” del campanile del cimitero di Mocchie

CONDOVE – Sono iniziati questa mattina, giovedì 1° aprile, i lavori di consolidamento al campanile del cimitero di Mocchie frazione di Condove. Si tratta del campanile romanico dell’antica chiesa parrocchiale risalente al Trecento. Il campanile è leggermente inclinato a causa del cedimento del terreno sottostante. Il progetto di re-inclinatura è finanziato da un fondo del Consiglio Europeo “Straight bell towers 2020“. Al termine dei lavori, che vedranno le imprese in azione sui terreni circostanti il cimitero, il campanile a pianta quadrata troverà un asse perfettamente perpendicolare con la strada. I lavori procederanno con la dovuta cautela per non impedire la circolazione stradale da e verso le frazioni di montagna. Questo intervento non è l’unico in Valsusa. A breve inizieranno i lavori di “raddrizzamento” del pavimento della chiesa di San Rocco a Sant’Ambrogio e del campanile della Chiesa di San Saturnino a Susa.

L’ESPERTO

Tutto il progetto è seguito dalla Soprintendenza per i beni artistici e strutturali di Torino. Spiega l’architetto Maria Delfina Transettini. “I lavori sono partiti con un certo ritardo a causa della pandemia, ma se consideriamo il Trecento come data di costruzione, direi che siamo comunque già in affanno. I dati analitici dell’inclinazione sono sostanzialmente due. Il primo è noto ed è il cedimento del terreno. Il secondo è l’abbandono degli abitanti dalla frazione negli ultimi cento anni. Questo spopolamento ha causato un disequilibro del peso a valle che i tecnici hanno quantificato in un millimetro per abitante. E’ quello che gli esperti chiamano l’effetto “virata in regata”. Prima di questo intervento abbiamo invitato l’amministrazione ad un’azione di ripopolamento in frazione. Con l’arrivo di non più 20.000 persone il campanile sarebbe probabilmente ritornato in asse. L’unica incognita sui lavori è che terminato il consolidamento del campanile del cimitero si inclini quello della parrocchiale di San Saturnino”.

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