Condove: Borgata Bellafugera, un esempio di architettura di montagna

condove bellafugera

CONDOVE – Sopra Mocchie, frazione di Condove, c’è la Borgata Bellafugera. E’ un esempio di abitazioni di montagna che sono da sempre rappresentazione di un’architettura tradizionale spontanea e genuina. Lontane da una possibile interpretazione casuale delle esigenze di chi le deve abitare e molto vicine all’ottemperanza delle funzioni che devono essere svolte come allevamento, artigianato, agricoltura. Queste architetture sono orientate nella maniera migliore a sfruttare in pieno l’esposizione del sole. Tengono conto della direzione dei venti. Lo sviluppo delle superfici viene realizzato facendo attenzione alla dimensione e alla proporzione delle parti, alla forma e al contesto urbano degli edili. Vi è largo uso di materiali da costruzione locali (pietra e legno) che vengono sfruttati impiegando tecniche molto semplici ma efficaci. Vengono infatti impiegati per realizzare murature robuste, tetti e coperture funzionali in montagna.

LA CAPPELLA DI SAN GIOVANNI VINCENZO

La cappella è citata nella relazione sullo stato della parrocchia redatta nel 1820. La cappella di San Giovanni Vincenzo fa parte di un piccolo nucleo a Bellafugera di Condove, ma spicca per la sua posizione dominante, costruita su una roccia. La facciata, intonacata, è decorata da quattro lesene che ne scandiscono le porzioni verticali ed è terminata da un timpano triangolare. Il tetto è a due falde con manto di copertura in lose. Un campanile “a vela” è sistemato sul muro d’ambito destro. Internamente si sviluppa secondo uno schema rettangolare, a navata unica conclusa da un’abside semicircolare. Sul fianco destro si appoggia una piccola sacrestia. Una cantoria lignea è posta sulla controfacciata.

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