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mercoledì, 26 Marzo 2025

Come si viaggerà dopo l’apertura della TAV Torino-Lione? Presentato lo studio sulla mobilità multimodale

VALSUSA Questa mattina, a Modane, si è svolta la prima riunione del comitato di pilotaggio nell’ambito dello studio dedicato alla progettazione della mobilità multimodale nei territori interessati dall’apertura del tunnel di base della TAV Torino-Lione. L’iniziativa, guidata da TELT e dalla Conferenza delle Alte Valli Alpine (CHAV), con il supporto tecnico del raggruppamento binazionale Setec (mandataria), Pwc Italia e Inddigo, ha visto la partecipazione dell’assessore della Regione Piemonte alle Infrastrutture Strategiche, Enrico Bussalino, della presidente dell’Agenzia della Mobilità Piemontese, Cristina Bargero, dei rappresentanti delle Regioni Alvernia-Rodano-Alpi e Paca e degli amministratori dei Comuni italiani e francesi coinvolti.

I transiti dopo l’apertura della TAV Torino-Lione

L’obiettivo dello studio è sviluppare un piano di mobilità a medio e lungo termine, coinvolgendo gli attori locali e i diversi soggetti operanti nel settore dei trasporti. “Migliorare i collegamenti per gli spostamenti quotidiani e la mobilità turistica, integrando i servizi ferroviari a media-lunga percorrenza con l’offerta di trasporto locale, è uno degli aspetti chiave dello studio, essenziale per favorire lo sviluppo economico locale e migliorare la qualità della vita dei cittadini” – ha dichiarato l’assessore Enrico Bussalino durante l’incontro. Gli scenari elaborati prenderanno in considerazione sia i margini di miglioramento della situazione “senza” la nuova linea Torino-Lione sia le potenzialità di sviluppo con l’alta velocità in esercizio, senza dimenticare la Linea Storica sull’asse Italia-Francia, la cui rivitalizzazione potrebbe contribuire allo sviluppo socio-economico, turistico e culturale dell’area.

L’entrata in servizio della Torino-Lione

L’entrata in servizio della Torino-Lione porterà profondi cambiamenti nei flussi di mobilità tra Italia, Francia ed Europa, con effetti significativi anche sull’arco alpino. Tra gli elementi chiave di questa trasformazione vi sono la riduzione dei tempi di percorrenza con le principali metropoli europee e nazionali, la creazione di due nuove stazioni internazionali a Saint-Jean-de-Maurienne e Susa e la liberazione di capacità sulla linea storica. Questi fattori consentiranno di riorganizzare i servizi di trasporto nell’area della Valle di Susa, della Maurienne e del Grand Briançonnais, creando nuove opportunità sia per la mobilità locale che per i collegamenti con i territori limitrofi.

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