Come andrà la Borsa oggi? OOPS Morning brief

Borsa Oops Tech termometro

OOPS 1

MILANO – Come andrà la Borsa di oggi?

BORSA OGGI

BORSA ITALIANA (Milano)

BORSA AMERICA NORD (NYSE)

BORSA SVIZZERA (SIXì)

LA BORSA SETTIMANALE A CURA DEL CENTRO STUDI OOPS TECH

Per la giornata odierna, Venerdì 20 gennaio 2023, ci aspettiamo una sessione con un trend laterale positivo. Cosa si intende per:

  • Lateralità: quando il mercato si muove in territorio positivo e negativo senza una chiara direzione, ovvero quando domanda ed offerta si equiparano.
  • Lateral negativa: il movimento sarà orientato maggiormente in territorio negativo, ovvero avranno prevalenza i venditori.
  • Lateral positiva: il movimento sarà orientato maggiormente in territorio positivo, ovvero avranno prevalenza i compratori.
  • Positiva: il trend fino dall’apertura dei mercati è evidentemente a favore dei compratori.
  • Negativa: il trend fino dall’apertura dei mercati è evidentemente a favore dei venditori.

OOPS MORNING BRIEF

I mercati azionari europei potrebbero ricevere una spinta positiva dai commenti di due alti funzionari della Federal Reserve, secondo cui la banca centrale sta facendo progressi nella lotta all’inflazione. I benchmark azionari asiatici sono saliti; i rendimenti del Tesoro sono stati ampiamente in guadagno; il dollaro ha guadagnato; anche il petrolio e l’oro sono avanzati. I ruoli combinati degli Stati Uniti, grande economia e rifugio sicuro globale,  fanno sì che il dollaro tenda a rafforzarsi sia quando gli Stati Uniti crescono più rapidamente delle loro controparti globali sia quando crescono molto più lentamente. Quando i tassi di crescita convergono, come ora, le cattive notizie economiche negli Stati Uniti diventano cattive notizie per il dollaro, poiché il denaro tende a defluire verso i mercati globali alla ricerca di rendimenti più elevati. Il sentimento globale sul mercato valutario sta prezzando un clima di riduzione del rischio. Molti operatori stanno modificando i loro posizionamenti scommettendo su un dollaro in calo, il principale driver è la FED che sembra destinata a tagliare i tassi di interesse prima della fine dell’anno, mentre la BCE si pensa che continuerà ad inasprire la politica monetaria.

La decelerazione dell’inflazione porterà la Fed a terminare il ciclo di inasprimento al di sotto del 5%, con un aumento dei tassi di un quarto di punto a febbraio che potrebbe essere l’ultimo del ciclo. Lo scenario in esame prevede tagli dei tassi entro la metà dell’anno, mentre il mercato prezza una recessione, che eserciterebbe una pressione al ribasso sui rendimenti dei Treasury. La BCE, invece, probabilmente si atterrà all’aggressiva serie di aumenti dei tassi indicata nella riunione politica di dicembre. Aggiungiamo un’avvertenza su questo scenario: quanto più alto è il tasso terminale della BCE prezzato dal mercato, tanto più il mercato prezzerà i tagli e  poiché una recessione statunitense peggiorerebbe una recessione europea, è probabile che la BCE debba seguire la Fed nel taglio dei tassi a un certo punto (Centro Studi OOPS Tech).

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