Come andrà la Borsa oggi? La chiusura della settimana

Borsa Oops Tech termometro

OOPS 1

MILANO – Come andrà la Borsa di oggi?

BORSA OGGI

BORSA ITALIANA (Milano)

BORSA AMERICA NORD (NYSE)

BORSA SVIZZERA (SIXì)

LA BORSA SETTIMANALE A CURA DEL CENTRO STUDI OOPS TECH

Per la giornata odierna, Venerdì 28 Ottobre 2022, ci aspettiamo una sessione volatile con probabilità di ritraccio negativo. I Mercati nella sessione europea potrebbero muoversi in un trading range molto volatile, con strappi e ripartenze, prestare molta attenzione. Il trend potrebbe avere una delineazione negativa con ripartenze improvvise. Cosa si intende per:

  • Lateralità: quando il mercato si muove in territorio positivo e negativo senza una chiara direzione, ovvero quando domanda ed offerta si equiparano.
  • Lateral negativa: il movimento sarà orientato maggiormente in territorio negativo, ovvero avranno prevalenza i venditori.
  • Lateral positiva: il movimento sarà orientato maggiormente in territorio positivo, ovvero avranno prevalenza i compratori.
  • Positiva: il trend fino dall’apertura dei mercati è evidentemente a favore dei compratori.
  • Negativa: il trend fino dall’apertura dei mercati è evidentemente a favore dei venditori.

MARKET INSIDE

  • La BCE ha aumentato i tassi dello 0.75% ed ha segnalato che sta facendo progressi nella lotta all’inflazione. Non ci sono stati riferimenti al proseguimento dei rialzi e all’entità eventuale, pur affermando di aspettarsi ulteriori rialzi. La Lagarde ha sottolineato come ci sia ancora «terreno da percorrere». I Mercati hanno reagito molto bene annullando le perdite accumulate nella sessione mattutina di ieri post rilascio delle politiche monetarie FED.
  • L’ECONOMIA STATUNITENSE È CRESCIUTA DEL 2,6% su base annua lo scorso trimestre, dopo due cali consecutivi, battendo il consenso grazie a un aumento dei consumi personali superiore alle previsioni.
  • IL RAPPORTO SUL PIL ha mostrato segnali inquietanti, la crescita è stata quasi interamente trainata dal commercio e gli investimenti in edilizia residenziale sono crollati. Di conseguenza, i rendimenti dei titoli di Stato hanno continuato a scendere, con il rendimento a 10 anni che si è spinto al di sotto del 4%.
  • Il greggio (CLX2 & LCOZ2) sale sopra gli 89 dollari, mentre il minerale di ferro (SOCA) scende al livello più basso dal 2020.
  • Il petrolio è in rialzo per il terzo giorno consecutivo a causa della scarsità di scorte e della forte preoccupazione per il prezzo dei prodotti combustibili nei prossimi mesi, mentre l’emisfero settentrionale si avvia verso l’inverno. Il WTI è salito sopra gli 89 dollari grazie ai dati statunitensi che mostrano una ripresa economica nell’ultimo trimestre. I futures del gas naturale statunitense si sono stabilizzati dopo che l’EIA ha comunicato che le scorte sono aumentate la scorsa settimana. I prezzi europei del gas sono saliti.
  • Per quanto riguarda le altre materie prime, il rame è sceso dello 0,7%, mentre il minerale di ferro (scoa, scox) è sceso dello 0,7%.

I futures sulle azioni indicano un’apertura al ribasso in Europa, mentre prosegue la stagione degli utili, con Volkswagen, Caixabank, Airbus, Sanofi, Glencore e Holcim tra i soggetti che presenteranno i risultati. I titoli statunitensi hanno chiuso in ribasso giovedì, mentre il Nasdaq Composite e i suoi titoli tecnologici sono stati afflitti da risultati deludenti. Fra gli analisti comincia a farsi strada la consapevolezza che la potenza delle big tech non è immune al rallentamento. Emerge dalle ultime analisi rilasciate che la maggior parte del calo del mercato azionario durante l’estate sia attribuibile all’aumento dei tassi che ha fatto scendere i multipli prezzo-utili. Aumento dei tassi, forza imponente del dollaro… scenario che abbiamo già analizzato e commentato da tempo: gli utili ne risentono automaticamente andando ad alimentare un volano di negatività.

IL DOLLARO AMERICANO SI È INDEBOLITO NELLA SESSIONE ASIATICA

Dal nostro punto di vista si tratta di un rallentamento tecnico, con coperture distribuite man mano che gli utili vengono rilasciati. Vedremo dalla prossima settimana con il rilascio delle politiche monetarie della FED se questo consolidamento darà luogo ad un ulteriore spinta rialzista imponente. I rendimenti dei titoli del Tesoro sono aumentati nelle prime ore di contrattazione, da un punto di vista tecnico le obbligazioni a più lunga scadenza sono state recentemente ipervendute e sono inclini ad un’inversione al ribasso dei rendimenti. Il rilascio dei dati del PIL non ha smosso più di tanto perché è un dato lagging e anche il mercato del debito decennale è ormai molto più concentrato su ciò che la Fed potrebbe fare in termini di politica monetaria la prossima settimana (Centro Studi OOPS Tech).

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