Come andrà la Borsa oggi? I contanti hanno i giorni contati

Borsa Oops Tech termometro

OOPS 1

MILANO – Come andrà la Borsa di oggi?

BORSA OGGI

BORSA ITALIANA (Milano)

BORSA AMERICA NORD (NYSE)

BORSA SVIZZERA (SIXì)

LA BORSA SETTIMANALE A CURA DEL CENTRO STUDI OOPS TECH

Per la giornata odierna, lunedì 10 ottobre ci aspettiamo una sessione volatile con maggiore possibilità di virare sul negativo. I Mercati nella sessione europea potrebbero muoversi in un trading range molto volatile, con una maggior probabilità di range negativo. Nella sessione asiatica registriamo benchmark azionari in discesa, il dollaro si è stabilizzato mentre il petrolio e l’oro sono scesi.Da martedì a giovedì approfondiremo i temi trattati successivamente per poi lasciare al venerdì lo spazio alla chiusura settimanale delle borse mondiali e agli eventi più significativi. Come di consueto ogni mattina il nostro termometro ci aiuterà a capire in che direzione ( trend ) andrà il mercato nella sessione mattutina ( 9 – 12:30 ) con un indice di affidabilità del 90%.

Cosa si intende per:

  • Lateralità: quando il mercato si muove in territorio positivo e negativo senza una chiara direzione, ovvero quando domanda ed offerta si equiparano.
  • Lateral negativa: il movimento sarà orientato maggiormente in territorio negativo, ovvero avranno prevalenza i venditori
  • Lateral positiva: il movimento sarà orientato maggiormente in territorio positivo, ovvero avranno prevalenza i compratori
  • Positiva: il trend fino dall’apertura dei mercati è evidentemente a favore dei compratori
  • Negativa: il trend fino dall’apertura dei mercati è evidentemente a favore dei venditori

LE PILLOLE DELLA SETTIMANA

2030 la fine del contante

I contanti hanno i giorni contati. Entro il 2030 sarà decretata la fine dell’era dei contanti. Sono le stime degli analisti che individuano in quella data la definitiva archiviazione a livello mondiale (Asia e Africa compresi) del denaro liquido come forma di pagamento. La Pandemia ha accelerato un percorso che era già scritto. Tutti i grandi colossi internet hanno investito in questi anni nello sviluppo di piattaforme sempre più performanti in materia di pagamenti digitali. Basti pensare a  Apple Pay, Google Pay e Samsung. Entro il 2030 si stima che le transazioni attraverso smartphone e tablet, raggiungeranno un valore di 140 mila miliardi di dollari. Il contante non genera introiti per queste realtà e per le banche, è un grande nemico, ma per chi? Di certo non per i consumatori…..

Il gas aumenta… perché?

La carenza di gas naturale in Europa sta facendo crescere i prezzi del combustibile in un momento dell’anno delicato: la stagione fredda, quella in cui la domanda di energia è più alta per il riscaldamento. Non è tutto, i prezzi dell’energia in Europa continueranno a crescere anche nel 2023, parallelamente alla diminuzione dell’offerta. I famosi contratti di cui tutti parlano, ma pochi spiegano, metteranno in difficoltà l’Europa. Ma perché? Dopo la crisi del 1973 del petrolio i Paesi compratori hanno fissato il prezzo del gas a quello di un paniere di prodotti petroliferi (oil-link ). Prevedevano la fornitura/acquisto di un determinato ammontare di gas ad un prezzo in parte concordato e tendenzialmente stabile. Essi avevano una durata che poteva raggiungere anche 25-30 anni. Parecchi sono quindi tutt’ora in essere. Allora? Perché questi aumenti? Perché i contrati sono stati cambiati dagli stessi Paesi che avevano voluto quelli precedenti, passando a contratti spot, ovvero, legando il prezzo a quello della borsa olandese TTF, che all’epoca era molto più vantaggiosa che il petrolio. Problema!

Trasporto e distribuzione Snam, vola…

Quando arrivano le bollette del gas quasi sempre ci si preoccupa di pagare la tariffa dovuta senza pensare o comprendere a cosa sia dovuto il prezzo da corrispondere. Il gas arriva presso le case o gli esercizi commerciali dei consumatori in seguito a una serie di passaggi di compra-vendita e distribuzione che vengono indicati come filiera del gas. I diversi passaggi che portano quindi il gas all’utente finale partono dall’approvvigionamento (che può avvenire per estrazione o per importazione), e passano per la distribuzione e la vendita agli utenti finali. In Italia, oltre il 90% di questa rete è gestita da Snam Rete Gas ( società pubblica ). Nonostante il libero mercato, infatti, realizzare una rete di metanodotti è un impegno troppo elevato dal punto di vista economico per cui difficilmente altre società investono in questo settore. ll gruppo gestisce una rete di metanodotti di circa 41.000 km tra Italia, Austria, Francia, Grecia e Regno Unito e detiene il 3,5% della capacità di stoccaggio di gas a livello mondiale. È, inoltre, uno dei maggiori operatori nella rigassificazione del GNL (gas naturale liquefatto). Snam chiude il primo semestre 2022 con Utili in crescita dell’ 1,7%…..ma non c’è una crisi energetica in corso? Ma se è italiana perché il nostro Paese è in difficoltà? (Centro Studi OOPS Tech)

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