Come affrontare il rischio della non autosufficienza con l’invecchiamento? Il parere dell’agenzia Reale Mutua Assicurazioni Prati e Fasci

Reale Mutua Assicurazioni

AVIGLIANA – Parliamo di come affrontare il rischio della non autosufficienza legata all’invecchiamento con il team dell’agenzia Reale Mutua Assicurazioni Prati e Fasci. Sempre più persone si pongono il problema di come affrontare la propria non autosufficienza con il passare degli anni. Infatti oltre a un accertato progressivo invecchiamento della popolazione, la diffusione di malattie croniche e tanto più emergenze sanitarie come la pandemia di Covid-19, spingono a valutare con maggiore attenzione le coperture offerte dal welfare pubblico e le assicurazioni complementari della Long Term Care. In particolare queste ultime coprono le spese derivanti dall’impossibilità di svolgere autonomamente le normali funzioni della vita quotidiana, con conseguente menomazione dell’autosufficienza, non necessariamente dovuta a malattia o infortunio, ma anche all’anzianità. L’Italia, con una speranza di vita attestata in media sui 65 anni, è tra i Paesi più longevi al mondo. Vivere di più non significa però sempre vivere meglio: infatti dalle ultime statistiche circa un terzo degli over 75 presenta una grave limitazione dell’autonomia. Dati che delineano scenari futuri in cui la non autosufficienza potrebbe avere forti impatti sociali ed economici.

IN ITALIA LE TUTELE IN CASO DI NON AUTOSUFFICIENZA: INDENNITÀ DI ACCOMPAGNAMENTO E RSA

In Italia lo Stato interviene a vari livelli a sostegno delle persone non autosufficienti, per garantire loro la migliore condizione possibile di salute e di benessere psico-fisico, tenendo in considerazione i bisogni e il contesto famigliare. Fra gli strumenti di sostegno vi è l’indennità di accompagnamento, prestazione economica erogata dall’INPS ai soggetti invalidi o mutilati non autosufficienti. Vi è poi l’assistenza socio-sanitaria, delegata alle Regioni e agli enti locali territoriali tramite il Servizio Sanitario Nazionale. Prevede l’assistenza residenziale agli anziani e ai disabili; l’assistenza non-residenziale in strutture semi-residenziali; l’assistenza domiciliare e l’assistenza rivolta ai soggetti affetti da dipendenze come alcolisti, tossicodipendenti o malati psichiatrici.

I PERMESSI RETRIBUITI CON LA LEGGE 104/92

In Italia la legge 104/92 garantisce permessi retribuiti, da richiedere al proprio datore di lavoro, al lavoratore dipendente che si trova nella condizione di caregiver. Un modo per favorire l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate. La persona che richiede o per la quale si richiede questo tipo di permessi deve trovarsi in una condizione di disabilità accertata. I permessi sono a carico dell’INPS e sono pensati per fornire cure e assistenza, per cui non è possibile richiederli nel caso in cui il disabile grave sia ricoverato a tempo pieno presso strutture ospedaliere o RSA. I permessi retribuiti grazie alla legge 104/92 consistono per il lavoratore disabile in tre giorni riposo al mese, anche frazionabili in ore o, in alternativa, in riposi orari giornalieri di una o due ore. Ai caregiver invece spettano tre giorni di permesso mensile, anche frazionabili in ore, da distinguere sulla base dell’età e delle condizioni dell’assistito.

IN ITALIA I FONDI PER LE NON AUTOSUFFICIENZE

Tra gli interventi dello Stato a favore della non autosufficienza, vi è “Il Fondo nazionale per la non autosufficienza”. Ha l’obiettivo di fornire sostegno ad anziani non autosufficienti e a persone affette da condizioni invalidanti particolarmente gravi. In aggiunta la Legge di Bilancio 2020 ha istituito un ulteriore fondo a carattere strutturale denominato “Fondo per le politiche in favore delle persone affette da disabilità”. Infine il PNRR dovrebbe stanziare più di 7 miliardi di euro per il sostegno agli anziani non autosufficienti per il periodo 2022-2026. Rispetto ad altri Paesi europei, l’Italia è comunque in ritardo nel riformare i servizi pubblici destinati in particolare modo alle persone anziane non autosufficienti. Infatti le risposte ai problemi posti dal progressivo invecchiamento della popolazione risultano attualmente inadeguate sia sotto il profilo quantitativo che quantitativo. Ecco dunque che si rivelano fondamentali le possibili sinergie tra pubblico e privato. Mutualità e assicurazioni possono dunque contribuire a ripartire rischi e bisogni correlati alla non autosufficienza, questo a vantaggio del singolo ma anche della collettività.

ASSISTENZA SANITARIA INTEGRATIVA E POLIZZE ASSICURATIVE LONG TERM CARE: IL RUOLO DEL PRIVATO

Chiediamo ai responsabili de Reale Mutua Assicurazioni Prati e Fasci quale ruolo può avere il privato in un contesto dove lo Stato ha difficoltà nell’incrementare la spesa dedicata al welfare e in cui il welfare familiare si rivela sempre più debole. In quest’ottica mutualità e assicurazioni possono senza dubbio contribuire a ripartire rischi e bisogni correlati alla non autosufficienza. Di seguito gli strumenti attualmente disponibili.

LE POLIZZE ASSICURATIVE LONG TERM CARE (LTC)

Le polizze assicurative Long Term Care (LTC) proteggono dal rischio temporaneo o definitivo di perdita di autosufficienza, intesa per l’appunto come perdita della capacità di svolgere le più semplici attività di vita quotidiana, non necessariamente dovuta a malattia o infortunio, ma imputabile anche a senescenza. In particolare, le azioni elementari utili anche ai fini della stipula del contratto sono normalmente individuate secondo il metodo Activities of Day Living (ADL). Sono lavarsi, vestirsi e spogliarsi, utilizzare i servizi, muoversi, spostarsi, alimentarsi… La sottoscrizione di polizze LTC è comunque fiscalmente agevolata e può essere ad esempio associata ad altre coperture assicurative o a forme di previdenza complementare e di assistenza sanitaria integrativa

Le coperture LTC più diffuse possono essere di due diverse tipi:

  • “ad accumulo”, consentono di accumulare risparmi in un fondo speciale che garantisce l’erogazione del capitale o una tantum nella forma di rendita vitalizia, resa per tutto il tempo in cui l’assicurato resta nella condizione di non autosufficienza e di entità commisurata a quanto accumulato fino a quel momento.
  • “a ripartizione”, la sottoscrizione della polizza implica che, una volta accertata la non autosufficienza, sia la compagnia a farsi carico delle eventuali spese socio-assistenziali fino al massimale prestabilito per il perdurare della condizione.

CASSE DI PREVIDENZA, FONDI PENSIONE E FONDI SANITARI

Anche Casse di Previdenza, fondi pensione e fondi sanitari possono dare coperture legate al rischio della non autosufficienza. Alcune Casse prevedono l’attivazione automatica di una polizza LTC, che in caso di perdita di autosufficienza supporta la persona grazie al versamento di un assegno mensile. Alcuni fondi pensione invece permettono di scegliere, al momento del pensionamento, una rendita con l’opzione LTC. Inoltre è possibile attivare, anche prima della maturazione dei requisiti pensionistici, una polizza LTC tra le cosiddette prestazioni accessorie che possono essere acquistate separatamente dagli iscritti. Infine fondi sanitari e società di mutuo soccorso offrono prestazioni di Long Term Care ai propri iscritti non autosufficienti versando somme in un’unica soluzione o periodicamente, oppure coprendo direttamente o indirettamente le spese mediche e socio-assistenziali che l’iscritto deve sostenere.

LA TECNOASSISTENZA GRAZIE ALLE NUOVE TECNOLOGIE

Una nuova frontiera nella gestione della non autosufficienza è rappresentata da app e device per l’assistenza sanitaria. La tecnoassistenza consiste negli interventi sanitari e assistenziali resi possibili dall’impiego delle nuove tecnologie, domotica e telemedicina ad esempio. La tecnologia offre quindi la possibilità di rimanere al proprio domicilio, garantendo cure adeguate, alto grado di soddisfazioni di assistiti e caregiver e al tempo stesso contenendo la spesa. Attualmente la tecnoassistenza è ancora in fase sperimentale.

Il team della Reale Mutua Assicurazioni Prati e Fasci è disponibile per informazioni nelle sedi di Avigliana, Almese, Sant’Antonino di Susa, Condove, Sant’Ambrogio di Torino, Bussoleno, Susa e Giaveno. Visitate il sito internet.

Reale Mutua Assicurazioni – Avigliana – Corso Laghi, 157

Reale Mutua Assicurazioni – Almese – Via Roma, 8

Reale Mutua Assicurazioni – Sant’Antonino di Susa – Via Torino, 166

Reale Mutua Assicurazioni – Condove – Via Garibaldi, 2

Reale Mutua Assicurazioni – Sant’Ambrogio di Torino – Via Caduti per la Patria, 2

Reale Mutua Assicurazioni – Bussoleno – Via Traforo, 7

Reale Mutua Assicurazioni – Susa – Via Mazzini, 51

Reale Mutua Assicurazioni – Giaveno – Via Roma, 33