Colle del Lys e Colle del Sestriere per soli ciclisti: il progetto di Terres Monviso

colle del lys

TORINO – Avvincente il progetto di Terres Monviso che chiude al traffico veicolare ordinario alcuni passi alpini leggendari, per lasciarli solo ai fruitori in bici. È quello che la Francia fa da decenni, nelle terre del Tour, è quello che già fanno e rifaranno altri pezzi di Piemonte, come in Valsusa e Valli di Lanzo, Canavese. Agnello, Monviso, Fauniera. Sestriere, Col del Lys, Alpe di Mera, Nivolet, Prato Nevoso. Come i grandi campioni, da Coppi, Balmamion, Pantani, Salvoldelli, a Basso, Nibali, Pogacar tutti possiamo salire e scendere su quelle montagne come nelle corse leggendarie. Come Giro e Tour, che qui devono tornare prestissimo, grazie al concorso di imprese, Comuni, Unioni montane, possiamo vedere nel ciclismo su strada un vettore di nuovo sviluppo economico e sociale.

I CICLISTI

Afferma Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte. “Da tutt’Europa, da tutto il mondo, ciclisti e appassionati che vivono il ciclismo, che vedono Giri e corse in tv emozionandosi sulle grandi salite percorse, possono venire qui a rifarle, a inseguire idealmente i campioni, qui a salire a zig zag o dritti sui pedali con la moltiplica grande. Queste terre sono terre del grande ciclismo. E il ciclismo è montagna. Anche con le strade chiuse alle auto e aperte solo alle bici, al grande ciclismo“.

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