Chiomonte: il sindaco Roberto Garbati lancia la sua ricandidatura “incontrarci e progettare per la nostra comunità”

roberto garbati

CHIOMONTE – Chiomonte: il sindaco Roberto Garbati lancia la sua ricandidatura “incontrarci e progettare per la nostra comunità”.

ROBERTO GARBATI APRE L’AGENDA PER GLI INCONTRI SL TERRITORIO

“Futuro e presente di Chiomonte” si chiama così l’invito del sindaco Roberto Garbati ai cittadini di Chiomonte per “alle prossime elezioni possiamo aggiungere molte cose insieme alle tante già fatte“. A 15 mesi dalle prossime elezioni ammnistrative il sindaco uscente spiega. “L’attuale maggioranza ha ottenuto la fiducia dell’elettorato sulla base di un dettagliato programma di mandato mutuato dagli studi “Chiomonte 2025”. Si tratta di un piano di sviluppo di Chiomonte, realizzato con il contributo di molti cittadini e fondato su un confronto periodico con ampie fasce della popolazione e il supporto di valide società, dell’Università e del Politecnico. Nonostante i due anni di limitazione della Pandemia, le ripercussioni nazionali della guerra in corso, il radicale cambiamento del personale comunale, l’attuazione del programma di mandato procede in modo soddisfacente. Siamo concentrati sul raggiungimento degli obiettivi ed evitiamo, nei limiti del possibile, inutili distrazioni”.

L’APPELLO AI GIOVANI

Nasce dal primo cittadino l’appello soprattutto ai giovani. “Sono tempi difficili per tutti, ma Chiomonte ora ha irripetibili e grandi opportunità che vanno colte. I piani impostati si possono adeguare alle rapide trasformazioni ed alle nuove sfide. Se qualcuno ha veramente a cuore Chiomonte si faccia vivo, non solo con battute sui social, ma parli direttamente con il Sindaco e i consiglieri, disponibili a dialoghi costruttivi nell’interesse della comunità locale. Chi avesse idee, proposte, critiche argomentate è invitato ad avanzarle. Per esempio, è stato molto utile e interessante l’incontro del 1° febbraio con “partite IVA” e rappresentanti delle diverse associazioni territoriali, a cui stiamo dando ora concreto seguito”.

Garbati conclude. “La rinuncia agli emolumenti per le cariche nell’attuale giunta rappresenta soprattutto un esempio pratico dell’uso rigoroso dei finanziamenti e dei fondi disponibili oggi e in futuro: sono una testimonianza di correttezza nell’amministrazione del denaro pubblico, che non può avere altra finalità se non l’interesse generale della comunità, lontano da qualunque interesse privato“.

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