CHIOMONTE- In paese è nuovamente in funzione un bancomat. Lo sportello della banca Intesa-San Paolo, che aveva chiuso anni addietro, è stato riattivato nei pressi dell’ufficio postale per i prelievi di contante. Una richiesta, sollecitata dai residenti e dai villeggianti a cui il sindaco è riuscito a dare seguito. E’ Ollivier che ha scritto: “Era uno degli obiettivi della mia campagna elettorale anche se all’inizio delle trattative ero scettico sulla sua realizzazione, visti i costi dell’operazione. Mi ha dato una mano il commissario straordinario della TAV l’architetto Paolo Foietta che oggi ha visitato il paese ed ha effettuato un prelievo. Nel ringraziare personalmente il Commissario per l’interessamento dimostrato mi sono permesso una battuta che credo i miei concittadini si aspettino da un sindaco serio ma a volte un po’ burlone: “caro Commissario oggi un piccolo prelievo… domani un grosso versamento al paese”. L’apparecchio, ci dicono dalla direzione della banca, è stato posizionato in una posizione comoda ai cittadini ed ai villeggianti, ma anche strategica per chi transita sulla statale. Dotato di sistemi di sicurezza all’avanguardia è un passo verso il rilancio turistico e commerciale del paese.
A CHIOMONTE
Ancor prima del 700 una frana distrusse il villaggio inducendo la popolazione superstite a trasferirsi sul versante opposto in prossimità della nuova strada delle Alpi sul lato destro orografico della Dora, dove esisteva già un gruppo di abitazioni chiamato “le grange”. Certamente, anche Chiomonte, come tutti i paesi della Valle di Susa, subì l’incursione dei Saraceni. Nel 1223, dopo la morte del Conte di Savoia, Tommaso I, Chiomonte e tutta l’Alta Valle passarono sotto il dominio del Delfinato e vi rimase per circa cinque secoli, e cioè fino al 1713 (Trattato di Utrecht), per poi ritornare a far parte del dominio del Re di Sardegna. Durante questo turbinoso periodo, Chiomonte posto proprio al confine tra gli stati del Delfinato e quelli del Piemonte fu costretto a difendersi continuamente dalle scorrerie e dai saccheggi delle truppe delle più svariate nazionalità europee, dalle guerre di religione contro i Valdesi e dalle angherie e pretese dei suoi Signori Feudali.
LE SETTE FONTANE
Il paese delle 7 Fontane. Risalgono di norma al XVI secolo, le date si ricavano dai millesimi quasi sempre scolpiti sulle loro fiancate. Delle sette fontane che un tempo costituivano il vanto di Chiomonte ed ornavano il “chemin royal” del paese, oggi vi è rimasto ben poca cosa: due fontane sulla via principale ed una terza poco discosta dalla Chiesa. Due delle fontane cinquecentesche, collocate anch’esse sulla via principale furono asportate; solo successivamente con i lastroni di queste due fontane si ricostruì un’unica fontana localizzata sulla strada che porta alla stazione ferroviaria.
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