Cassa integrazione agricola: le novità del Decreto Sostegni

Cassa integrazione agricola: le novità del Decreto Sostegni. Il Decreto sostegni ha prorogato la cassa integrazione agricola fino al 31 dicembre 2021. L’ammortizzatore sociale è a disposizione dei datori di lavoro che sospendono o riducono l’attività lavorativa fino a un massimo di 90 giorni fino al 30 giugno e 120 fino alla fine dell’anno. Ecco la misura in dettaglio.

LA CISOA CON CAUSALE COVID

La Cassa Integrazione Salariale Operai Agricoli con causale Covid è regolata dalla Legge di Bilancio 2021 e dal Decreto Sostegni. La prima prevede 90 giornate a disposizione, dal primo gennaio al 30 giugno 2021, per i datori di lavoro che sospendono o riducono l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da COVID-19. Il Decreto Sostegni prevede invece ulteriori 120 giornate dal primo aprile al 31 dicembre 2021.

COME FUNZIONA

Il periodo di 90 giornate previsto dalla Legge di Bilancio deve essere collocato entro e non oltre il 30 giugno 2021. Nei mesi di aprile e giugno i due periodi si sovrappongono. La scadenza per la domanda è fissata entro la fine del mese successivo a quello in cui ha avuto inizio il periodo di sospensione dell’attività lavorativa.

CHI PUÒ RICHIEDERE LA NUOVA CASSA INTEGRAZIONE PREVISTA DAL DECRETO SOSTEGNI

Possono richiedere i nuovi periodi anche i datori di lavoro che non hanno mai presentato domanda di integrazione salariale per le diverse causali Covid-19 precedenti. La domanda deve riguardare i lavoratori che risultino alle dipendenze dell’azienda alla data del 23 marzo 2021. Per quelle decorrenti da aprile 2021, la trasmissione dei dati per il calcolo e la liquidazione diretta va effettuata con il flusso telematico UNIEMENS-CIG. Le istanze del mese di aprile vanno trasmesse entro il 31 maggio 2021. L’azienda può anticipare le prestazioni e conguagliare gli importi successivamente oppure richiedere il pagamento diretto da parte dell’INPS, senza obbligo di produzione della documentazione comprovante le sue difficoltà finanziarie. I giorni di cassa Covid richiesti non concorrono alla diminuzione delle giornate di CISOA ordinaria eventualmente richieste o da richiedere e la procedura continua a non prevedere l’autorizzazione della commissione provinciale.

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