CASELETTE: DUBBI SULLA QUALITÀ DELL’ACQUA POTABILE
CASELETTE – L’allarme lanciato da un’analisi di Greenpeace, che segnalava alti livelli di PFAS nelle acque di numerosi comuni del torinese, ha destato preoccupazione anche a Caselette. In occasione dell’ultimo consiglio comunale, la consigliera di minoranza Cristina Ciampa ha presentato un’interrogazione urgente sulla qualità dell’acqua potabile erogata nel comune. La richiesta di chiarimenti è nata dalla pubblicazione del report di Greenpeace, che ha evidenziato la presenza di sostanze perfluoroalchiliche (PFAS) in concentrazioni superiori ai limiti di sicurezza in molte zone della provincia. Il sindaco Pacifico Banchieri, pur rassicurando i cittadini sulla potabilità dell’acqua di Caselette, ha ammesso di non aver ricevuto comunicazioni ufficiali da parte di SMAT e ASL in merito alla specifica situazione del comune.
UNA COMMISSIONE TECNICA
In seguito all’articolo di Greenpeace, ha contattato personalmente l’Amministratore Delegato di SMAT, ottenendo rassicurazioni sulla qualità dell’acqua erogata. Nonostante ciò, il primo cittadino ha richiesto un’intensificazione dei controlli. Per fare chiarezza sulla questione, è stata costituita una commissione tecnica a livello di Unioni Montane. La commissione, composta da esperti di settore, rappresentanti di Ato, SMAT, Arpa e Asl, si riunirà per la prima volta il 10 dicembre per analizzare i dati e fornire un quadro completo della situazione. La presenza di PFAS nelle acque rappresenta una preoccupazione crescente a livello nazionale e internazionale. Queste sostanze, utilizzate in numerosi prodotti industriali e di consumo, sono altamente persistenti nell’ambiente e possono avere effetti nocivi sulla salute umana.