Case di riposo in crisi, Uncem: necessarie risorse per i comuni

casa riposo anziani

ROMA – Case di riposo in crisi, Uncem: necessarie risorse nel Decreto Sostegni bis per i comuni a vantaggio delle strutture per anziani, disabili e minori, compromesse dalla pandemia. “Il Dl Sostegni bis, in fase di discussione in questi giorni a Chigi e nel Governo, dovrà contenere una misura specifica per sostenere le RSA, le Case di Riposo per anziani e anche le strutture per disabili, per adulti e minori in difficoltà. Le risorse potranno passare dai Comuni che andranno a occuparsi, d’intesa con i Consorzi socio-assistenziali, delle situazioni più complesse, compromesse dalla pandemia”. Lo affermano i Presidenti Uncem Piemonte Roberto Colombero e Uncem Nazionale, Marco Bussone. Hanno scritto in queste ore ai Ministri competenti per materia e a tutti i Direttori delle RSA e di analoghe strutture per disabili, adulti e minori in difficoltà. Molte Regioni stanno intervenendo, ma serve un’azione statale.

UN FONDO AD HOC

Serve un fondo ad hoc nel prossimo Decreto – proseguono – Nelle Valli, il sistema di strutture per non autosufficienti, per i nostri anziani, per la terza età che vogliamo proteggere, è fondamentale nell’assicurare servizi, nello svolgere ruoli protettivi, nel generare posti di lavoro, nel permettere anni sereni nell’ultima parte dell’esistenza. Le infermiere, rimaste ai minimi termini, sono stremate. Ogni giorno nuovi ospiti si ammalano e il carico di lavoro aumenta. Mancano medici, infermieri e Oss. Senza la vicinanza dei parenti, senza assistenza. I Comuni, con risorse del nuovo Decreto potranno contribuire alla continuità delle strutture che erogano prestazioni di carattere residenziale di tipo sanitario, socio-sanitario e socio-assistenziale ad anziani, minori, disabili, persone affette da tossicodipendenza o da patologie psichiatriche. La cui situazione finanziaria è in sofferenza a causa delle maggiori spese e delle minori entrate causate dall’emergenza epidemiologica“.

NUOVI OSPITI

Molte RSA in tutto il Paese non hanno più accolto nuovi ospiti, per un obbligo normativo vigente nei mesi scorsi, dunque con una perdita forte che ha necessità di essere ristorata. “Molte strutture stanno continuando a tenere riservati una serie di posti liberi per eventuali ricoveri in isolamento per contagi da covid-19. Questi posti hanno un costo non banale e gravano sul bilancio delle strutture“. Aggiungono nella nota ai Ministri, i Presidenti Bussone e Colombero. Inoltre, vi l’esigenza di chiarimento dei gestori delle Strutture in merito al possibile uso del “Superbonus 110%” e degli altri bonus attivi, per il rinnovo dei locali e per una serie di lavori che la stessa emergenza sanitaria ha fatto emergere come necessari nelle RSA e in tutte le strutture per disabili, minori, adulti.

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