Blocco dello sci, Uncem: stagione finita nel peggiore dei modi, ora i ristori

Impianti sci

TORINO – Blocco dello sci, Uncem: stagione finita nel peggiore dei modi, ora i ristori. Ieri Uncem ha scritto: “Il blocco dello sci di stasera per domani è gravissimo. La stagione è finita, per molti operatori che in questi istanti mi hanno confermato che non apriranno più. Il NO all’apertura degli impianti, arrivato in questi minuti, non trova d’accordo i Comuni montani, insieme a tutti gli operatori economici. Abbiamo buttato al vento milioni di euro in quest’ultima settimana. Uno spreco. Ora contiamo i danni. Che in settimana dovranno essere rimborsati con adeguati ristori. Per il personale serve immediatamente un’indennità, la cassa integrazione. Il Governo Draghi si attivi immediatamente”. Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

LO SCONCERTO

Come Vicepresidente di Uncem – aggiunge Flavio Cera – esprimo disappunto e sconcerto per la tempistica della decisione del Ministro Speranza di bloccare la riapertura degli impianti di sci che era stata prevista per domani. Un’intera categoria produttiva già sofferente a causa di mesi di chiusura. E messa in ginocchio da un provvedimento emanato questa sera a poche ore dalla ripresa delle attività con gestori e imprenditori che avevano già speso risorse e energie per l’annunciata ripartenza della stagione. L’auspicio adesso è che il Governo attivi immediatamente i dovuti ed adeguati ristori a un settore ampiamente penalizzato. E che nel futuro sia meno superficiale e più tempestivo nel prendere decisioni che gravano sulla vita economica di tante attività produttive e dei relativi lavoratori”.

UNCEM

Uncem ieri sera è stata tra le prime Organizzazioni istituzionali a ribadire l’assurdità e la gravità del provvedimento di chiusura degli impianti di risalita. Eravamo tutti pronti. C’era una grande, positiva attesa. E invece niente. Tutto rinviato. Al 5 marzo. Ma di fatto la stagione è chiusa. Uncem, con grande rispetto, ma tanta determinazione istituzionale, chiede a Governo, Parlamentari, Regione Piemonte di agire immediatamente con i ristori. Ma non solo. Le Istituzioni centrali, da Torino come da Milano, devono agire con un impegno istituzionale decisivo, determinante, che cambia il passo rispetto al passato. Oggi si apre una frattura. Che dobbiamo ricomporre. Con la Politica, con i ristori e con l’impegno politico. Vanno di pari passo. Sono decisivi entrambi. Non i ristori senza nuove politiche strategiche per i territori. Oggi tutti parlano di montagna. Avrei voluto un impegno maggiore anche ieri, anche in passato. Oggi ne parlano tutti. E dobbiamo far sì che nel giro di qualche giorno tutti non se ne dimentichino. La montagna vede nel turismo invernale un asse centrale. Insieme ad altri. Ed è per questo che siamo pronti a lavorare su un Piano montagna duraturo e decisivo, dal Piemonte all’Italia, Alpi e Appennini. Dobbiamo agire. E questa attenzione ai territori non deve essere un fuoco di paglia”. Così Roberto Colombero, Presidente Uncem. Piemonte.

I RISTORI

Tiziano Maffezzini, Presidente Uncem Lombardia: “Doveva essere la festa della montagna. Il lento e parziale avvio di una stagione invernale già fortemente compromessa. Ma che la riapertura degli impianti da sci avrebbe, almeno moralmente, risollevato. Tutto pronto: protocolli di sicurezza adottati, personale stagionale riassunto, piste preparate, impianti riaccesi, biglietterie e prenotazioni digitali pronte, provviste e personale nei punti di ristori e nei rifugi, skipass venduti. Poi albergatori e tutta la catena dei servizi riorganizzati. Un’imponente macchina riattivata e pronta a partire. Invece, a 12 ore dal via, l’ordinanza del ministro Speranza che taglia le gambe anche ai più forti. Una presa in giro, questa è la sensazione di tanti. Non si tratta così un comparto, non si trattano in questo modo migliaia di persone già provate da mesi di chiusura e continui rinvii, questa è mancanza di rispetto. Nessuno vuole essere incosciente di fronte alla pandemia, ma tempi e modi di questo stop non convincono. Ora i ristori, ma davvero questa volta, rapidi e certi, anche se non basteranno a ricostruire fiducia ed entusiasmo che da questa sera mancheranno ai più. Danno fiducia le parole del neoministro del Turismo, Massimo Garavaglia: “la montagna, finora dimenticata, merita rispetto e attenzione… gli indennizzi devono avere la priorità assoluta, quando si reca un danno, il danno va indennizzato…”. Ci contiamo”.

LA MANCATA RIPARTENZA

Alberto Mazzoleni, Vicepresidente Uncem Lombardia e membro della Giunta nazionale: “Grazie al nuovo Ministro della Salute che è riuscito nella cosa più devastante psicologicamente ed economicamente: dopo un anno di chiusura e aver obbligato a riorganizzare da settimane la ripartenza dello sci in totale sicurezza… ha atteso le 19.00 di questa sera per dire che domani mattina alle 8 (con ben 13 ore di preavviso) non riaprono gli impianti… ottimo debutto per il Governo”.

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