Bivacco del Colle del Sommeiller: sulla montagna di Bardonecchia un progetto innovativo

BARDONECCHIA – Domenica 26 giugno è stato presentato nella sala Viglione del Palazzo di Bardonecchia “Il Centro della Cultura d’Alta Quota – Bivacco del Colle del Sommeiller”, innovativo progetto promosso dall’Unione Montana Alta Valle Susa e dal Comune di Bardonecchia, finanziato con fondi europei Alcotra, in fase iniziale di realizzazione a cura dell’equipe di architetti del CoutanStudio, con sede a Constans, frazione di Oulx. La presentazione, dopo gli onori di casa di Francesco Avato, ex sindaco, e di Chiara Rossetti, attuale sindaco di Bardonecchia, è proseguita con la testimonianza di Aldo Timon, maestro di sci, in passato più volte amministratore comunale, “memoria storica”, che ha sinteticamente ripercorso le tappe salienti del Ghiaccio del Sommeiller, raggiungibile in auto e in pulmino, area sciabile, sede di gare e di allenamenti estivi, grazie a tre skilift in funzione dal 1962 sino alla chiusura avvenuta per vari motivi nel 1985.

L’INNOVATIVO BIVACCO CULTURALE DEL COLLE DEL SOMMEILLER OCCASIONE UNICA DI RILANCIO DEL GHIACCIAIO

L’architetto Devis Guiguet del CoutanStudio che dal 2005 si occupa di architettura e paesaggio, con l’ausilio di slide, ha illustrato il progetto che prevede la realizzazione a quota 3009 metri, entro l’autunno 2022, condizioni climatiche permettendo, di un Centro di documentazione della cultura della montagna d’alta quota e di un Museo della storia del Ghiacciaio del Sommeiller, importante spazio per gli amanti delle alte quote circostanti la Conca di Bardonecchia. Una struttura, accessibile anche ai diversamente abili a livello motorio, dotata di due camere autogestite per un totale di 14 posti letto, interamente realizzata da ditte valsusine in legno locale di color rosso sangue di bue, approvato in tempi brevi dagli organi pubblici a tutela del territorio, che riprende e reinterpreta in chiave moderna le forme essenziali del rifugio Ambin, demolito nel 2004.

IL BIVACCO CULTURALE A BARDONECCHIA

A seguire hanno preso la parola Alberto Re e Alberto Borello, autorevoli guide alpine valsusine, che pur appezzando il progetto, hanno evidenziato alcune criticità derivanti dalla mancanza di rifugi e di strutture in grado di ospitare ad alta quota escursionisti ed alpinisti durante la stagione invernale. L’incontro si è concluso con alcuni amministratori comunali sul palco insieme ai cinque architetti progettisti, Devis e Maicol Guiguet, Lorenzo Bettoli, Edoardo Schiari e Francesca Bisio, tutti convinti che il “bivacco-culturale”, oggetto di possibili futuri interventi migliorativi, deve essere in prospettiva il primo importante passo per rilanciare e valorizzare il Sommeiller in quanto meta di escursionisti e di sportivi amanti e rispettosi della montagna, non escludendo ulteriori interventi migliorativi dei servizi offerti.

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